La visita fiscale dà torto a Berlusconi: le sue condizioni non sono da legittimo impedimento
Le condizioni di salute di Silvio Berlusconi non sono tali da impedirgli di partecipare al processo sul caso Mediaset. E' questo il verdetto al quale sono giunti il medico legale e lo specialista incaricati dal tribunale di far visita al Cavaliere al San Raffaele, dopo che i giudici di Milano ieri avevano fatto sapere di non credere al malanno dell'ex premier. In altre parole, l' infiammazione agli occhi della quale si era parlato non costituisce un legittimo impedimento "assoluto" e dunque il processo sui diritti tv può proseguire. Il referto dei medici ha dato dunque ragione agli accusatori di Berlusconi. La richiesta era stata avanzata dal sostituto procuratore generale, Laura Bertolè Viale, per verificare se i problemi alla vista di del leader del PdL rappresentino un impedimento "totale e assoluto" a presenziare all'udienza del caso Mediaset. Questo dopo che l'avvocato Niccolò Ghedini aveva comunicato che Berlusconi sarebbe rimasto ricoverato probabilmente fino a lunedì per il suo malanno. In particolare, nella relazione scritta inviata dagli esperti ai giudici si sottolinea come Berlusconi sia sottoposto a una terapia adeguata, che l'uveite bilaterale è accertata, ma questo non costituisce un problema pur tenendo conto "che la sintomatologia dolorosa possa influire, -secondo i medici- sull'efficienza psico-fisica" del Cav. Altresì i medici nominati dalla corte d'appello per la visita fiscale a Berlusconi, nell' affermare che non sussiste alcun impedimento alla partecipazione dell'ex premier al processo di oggi, hanno sottolineato che le lamentate problematiche visive del paziente – dolori all'occhio sinistro e fotofobia – tutt'al più possono incidere sull' efficacia psicofisica dell'imputato.