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La Russia condanna Nadia Savchenko, la top gun ucraina che fece uccidere due giornalisti

La donna ha collaborato con le truppe neonaziste ucraine e fece uccidere i giornalisti russi Anton Voloshin e Igor Kornelyuk.
A cura di Davide Falcioni
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La pilota ucraina di elicotteri da guerra Nadia Savchenko è stata dichiarata colpevole dell'omicidio di due reporter russi (Anton Voloshin e Igor Korneliuk) in Donabs, avvenuta nel 2014: la sentenza è stata emessa dal tribunale della regione separatista di Donetsk, che da quasi due anni ha dichiarato l'indipendenza da Kiev preferendo l'influenza di Mosca. La pena comminata alla top gun non è ancora stata resa nota e lo sarà solo a partire da domani, quando il verdetto verrà letto per intero. La Savchenko, che si è sempre dichiarata innocente, rischia fino a 25 anni di reclusione. La pubblica accusa ne ha chiesti 23. La donna ha già fatto sapere che non presenterà il ricorso, ma attraverso il suo avvocato ha fatto sapere di augurarsi di essere rispedita in patria. La pilota, continua il legale, riprenderà uno sciopero della fame non appena la sentenza sarà applicata.

Nadezhda Savchenko è una pilota di elicotteri d'assalto, tiratrice scelta e parà impiegata durante le prime fasi della guerra civile in Ucraina, dove ha collaborato anche con le truppe neonaziste del battaglione Aidar. Catturata dai ribelli nel giugno 2014, è stata accusata di avere fornito le coordinate per l'attacco dei paramilitari che uccise i due importanti giornalisti televisivi russi, Anton Voloshin e Igor Kornelyuk. La donne venne consegnata alle autorità russe che ne stabilirono la detenzione nella zona di Rostov sul Don.

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