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La ragazza travestita da Massimo D’Alema a Casa Arcore

Ne ha parlato Emilio Fede, sentito come testimone al processo che vede imputato Berlusconi per prostituzione minorile e concussione. Nessun evento di natura sessuale, comunque: «Arcore non era una casa di tolleranza, ad una ragazza cascò il reggiseno ma il Cav la aiutò subito a rivestirsi» ha esclamato l’ex direttore del Tg4.
A cura di Biagio Chiariello
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Non solo cene e chiacchierate col padrone di casa, nelle residenze dell'ex primo ministro Silvio Berlusconi si tenevano anche spettacoli con ballerini professionisti e balli in cui «alcune ragazze si esibivano in spettacoli di burlesque. Una, ricordo, indossava una maschera di D'Alema». Parola di Emilio Fede che, dall'aula del Tribunale di Milano dove è stato convocato in qualità di testimone per il processo che vede imputato il Cavaliere per prostituzione minorile e concussione, ricorda cosa avveniva nelle notti di Arcore. L'ex direttore del Tg4, oltre alla stessa Ruby Rubacuori («puzzava ed era brutta») ha descritto i festini in maniera assai diversa rispetto alle testimonianze rese dalle cosiddette "pentite" del bunga-bunga nei mesi scorsi, affermando di non aver mai partecipato ad alcuno spogliarello «parziale o totale», men che meno di aver visto Nicole Minetti vestita da suora o nuda. Solo un episodio, per così dire, "dubbio: «Ricordo un episodio: una di queste ragazze ballando gli è scivolato il reggiseno e il presidente l’ha coperta di corsa».

Nessun evento di natura sessuale o erotica, dunque. E neppure «passaggio di denaro alla mia presenza. Io non sono Spinelli» ha detto Fede che non ha mancato di ricordare la sua amicizia lunga 24 anni con Berlusconi, bruscamente interrotta con il suo allontanamento da Mediaset. Insomma «Arcore non era una casa di tolleranza» è stato lo sfogo di Fede. Il giornalista ha, dunque, negato di aver conosciuto le altre ragazze che hanno parlato di festini a "luci rosse" e che ora sono parti civili nel processo gemello e dove è imputato con Lele Mora e la stessa Minetti. Non ha negato invece per quanto riguarda Ambra Battilana e Chiara Danese. Falsa, però, la voce secondo cui le avrebbe accompagnate a Villa S.Martino. Il giornalista si è limitato a dire che «cercavano una raccomandazione perché partecipavano al concorso di Miss Italia». Mentre Fede parlava, Imane Fadil, altra "pentita" di Arcore, scuoteva la testa, dimostrandosi piuttosto critica sulle dichiarazioni del giornalista.

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