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La maggioranza perde (piccoli) pezzi: se ne vanno i Popolari per l’Italia

I popolari per l’Italia abbandonano la maggioranza che sostiene il Governo Renzi: “Riforme non condivise”. E nasce ufficialmente il gruppo dei fittiani al senato.
A cura di Redazione
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Il Governo perde (piccoli) pezzi: i Popolari per l’Italia, nati da una costola di Scelta Civica, hanno ufficialmente annunciato la loro uscita dalla maggioranza che sostiene Matteo Renzi. A rendere nota la decisione è una nota che porta la firma di Mario Mauro, ex ministro della Difesa nel Governo Letta: “Il direttivo nazionale del partito dei Popolari per l'Italia ha deliberato in data odierna l'uscita dalla maggioranza che sostiene l'attuale governo. Riforme non condivise, condotte in modo improvvisato ed approssimativo, con una improvvida esaltazione del carattere monocolore dell'esecutivo sono alla base di una decisione che è innanzitutto un giudizio definitivo su una gestione politica che sta tenendo in stallo l'Italia, la sua economia e il suo bisogno di crescita”.

Contestualmente Mauro ha annunciato che proseguirà il lavoro per la “costruzione ed organizzazione di una maggioranza politica nel Paese centrata sui valori popolari e liberali”. Teoricamente il gruppo dei Popolari per l’Italia è composto da tre senatori, Mario Mauro, Angela D’Onghia e Tito Di Maggio, anche se, come ricorda Repubblica, “la D'Onghia è sottosegretario all'Istruzione e quindi uscendo dalla maggioranza dovrebbe dimettersi dall'incarico di governo”, mentre “Tito di Maggio, secondo alcuni ben informati di Gal, avrebbe intenzione di aderire al nuovo gruppo dei fittiani che si sta formando a Palazzo Madama”.

Pochi minuti dopo la diffusione del comunicato, il Presidente del Senato Grasso ha annunciato ufficialmente la nascita del gruppo dei Fittiani a Palazzo Madama:

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