L’Iran sequestra due navi statunitensi: rilasciati i 10 marinai
UPDATE ore 11.10 del 13/1 – Le autorità iraniane hanno rilasciato i dieci marinai statunitensi catturati ieri a bordo di due imbarcazioni che avevano violato le acque nazionali di Teheran.
Due piccole navi statunitensi sono state fermate e sottoposte a sequestro dalle autorità iraniane: a renderlo noto è il Pentagono, che ha riferito inoltre come i funzionari di Teheran abbiano annunciato che i dieci marinai verranno presto rilasciati. Le due imbarcazioni erano salpate dal Kuwait per dirigersi in Bahrain. Il segretario di Stato John Kerry è stato immediatamente informato della vicenda ed ha chiamato il suo collega iraniano, che gli ha assicurato che i cittadini statunitensi subiranno un trattamento rispettoso e verranno presto rilasciati. Peter Cook, portavoce del Dipatimento alla difesa Usa, ha quindi spiegato che le due imbarcazioni in questione dovrebbero nelle prossime ore essere autorizzate a proseguire il loro viaggio. Stando a quanto riferiscono i media statunitensi le due piccole unità navali sono state trattenute sull’isola di Farsi in mezzo al Golfo Persico. Le due navi si sarebbero trovate in missione di addestramento e, a causa di un presunto guasto meccanico, si sono spinte n acque iraniane dove la Guardia Costiera di Teheran non ha esitato a catturarle per effettuare i controlli di rito. Il segretario di Stato John Kerry è in continuo contatto con Teheran per ottenere il rilascio delle imbarcazioni e dell’equipaggio: nel frattempo un importante dirigente del dipartimento di Stato ha spiegato che anche gli iraniani hanno compreso che si è trattato di un incidente e non di una manovra ostile.
L'episodio è destinato ad aumentare la tensione tra Iran e Stati Uniti e segue a quello della fine di dicembre, quando la portaerei a propulsione nucleare USS Truman e due navi da guerra di scorta vennero sfiorate dai missili lanciati da imbarcazioni militari iraniane in acque internazionali durante un'esercitazione. La vicenda venne giustificata come incidentale, tanto che la Casa Bianca preferì non alzare i toni della polemica per non rischiare di rovinare l’intesa sul nucleare di Teheran sottoscritta lo scorso 14 luglio a Ginevra ed in via di attuazione.
