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Italia eletta nel Consiglio di sicurezza dell’Onu per il 2017: staffetta con l’Olanda

Un anno a testa come membri non permanenti nel Consiglio di sicurezza nelle Nazioni Unite. Il ministro degli Esteri Gentiloni: “Grande onore”.
A cura di Biagio Chiariello
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L'ambasciatore olandese e quello italiano all'ONU
L'ambasciatore olandese e quello italiano all'ONU

L'Assemblea generale delle Nazioni unite ha confermato il compromesso raggiunto tra Italia e Olanda sulla spartizione, un anno per uno, di un seggio non permanente al Consiglio di sicurezza. Roma ha dunque promesso di rinunciare alla fine del 2017, permettendo così che l'Olanda subentri per il 2018. Allo stesso tempo quest’ultima ha ritirato la sua candidatura per il gruppo dell'Europa occidentale. L’Italia è stata eletta con 179 voti e sei astensioni, su 193 presenti. L'Assemblea generale aveva eletto, perché sedessero nel Consiglio di sicurezza dal primo gennaio 2017, Svezia, Kazakistan, Etiopia e Bolivia. Si era creata una sorta di impasse, invece, sulla nomina dell'ultimo Paese. Non è la prima volta che due Paesi condividono il mandato, come ha affermato il portavoce Onu, Farhan Haq, menzionando almeno cinque episodi negli anni '50 e '60. Per il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, si tratta "di un onore per l'Italia e di un buon accordo con l'Olanda".

Svezia, Bolivia, Etiopia e Kazakistan erano già stati eletti martedì per un mandato di due anni che avrà inizio il primo gennaio 2017. “La proposta di dividere il seggio in Consiglio di Sicurezza tra Italia e Olanda è nata a New York su iniziativa italiana dopo il pareggio 95 a 95 in Assemblea Generale e dopo che gli olandesi avevano mostrato segnali di apertura”, ha spiegato il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni, aggiungendo: “Con questa proposta vogliamo passare un messaggio di unità di due paesi europei e abbiamo preso spunto da questa parità perfetta, 95 a 95 nell’ultimo voto”.

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