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Isis, ucciso al-Adnani, era il n. 2 e portavoce dei terroristi. Lo dice Site

L’annuncio dell’agenzia Amaq, vicina al Califfato, e poi riportato da Site. Il militante jihadista è stato ucciso ad Aleppo. Aveva esortato i “combattenti” ad uccidere gli infedeli con ogni mezzo: “Buttateli giù da un’altura, strangolateli o avvelenateli”.
A cura di Biagio Chiariello
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L'agenzia Amaq, legata allo Stato Islamico, ha annunciato che il portavoce del Daesh, Abu Muhammad al-Adnani è stato ucciso ad Aleppo.  Lo riferisce il Site, il sito americano di monitoraggio dell'estremismo islamico sul web. Sembra che il numero 2 dell’Isis sia deceduto mentre era impegnato in una area di combattimenti. Se la notizia fosse confermata, si tratterebbe di uno importante passo avanti nella lotta allo Stato Islamico, in quanto al-Adnani non era solo l'uomo della propaganda jihadista, ma uno dei responsabili degli attentati all'estero. Era stato lui a chiedere ai "lupi solitari" di colpire in Europa. Non sono state chiariti dettagli sull'uccisione. E' stato ucciso "mentre sovrintendeva alle operazioni per respingere le campagne militari contro Aleppo", ha detto Amaq.

Abu Muhammad al-Adnani, 38 anni, nato ad Idlib, aveva giurato inizialmente fedeltà ad Abu Musab al-Zarqawi, ex capo di Al Qaeda, in Iraq, dove poi era stato incarcerato per sei anni. Uscito di galera, si era arruolato nell'Isis ed era stato spedito in Siria. “Se non siete in grado di procurarvi un ordigno esplosivo o una pallottola – disse in un delirante messaggio che ha preceduto di due mesi la strage di Nizza – allora scegliete un infedele americano o francese o qualunque altro loro alleato e rompetegli la testa con una pietra, o accoltellatelo, investitelo con un'auto, buttatelo giù da un'altura, strangolatelo o avvelenatelo". A causa dei suoi inquietanti messaggi in cui incitava gli estremisti mussulmani, gli Stati Uniti avevano stabilito una taglia di cinque milioni di dollari sulla testa di al-Adnani , e il 18 agosto 2014, il Dipartimento di Stato statunitense lo aveva inserito nell'elenco dei "Specially Designated Global Terrorist". Le indagini sugli attentati in Europa e diverse dati raccolti dall'intelligence avevano portato a stabilire che il terrorista era alla guida di un network di militanti, noto come Emni, incaricato di compiere missioni suicide ed attentati in Occidente.

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