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Isis, nuovo video con l’ostaggio britannico Cantlie: parla da Kobane

Diffuso un nuovo video con John Cantlie, stavolta nei panni di reporter dello Stato Islamico. Si vede il giornalista vestito di nero mentre dice di essere a Kobane, la città contesa al confine tra Siria e Turchia. È lì per dimostrare che l’Isis sta vincendo.
A cura di Susanna Picone
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Arriva l’ennesimo video-propaganda dello Stato Islamico. Protagonista è, ancora una volta, l’ostaggio britannico John Cantlie, già apparso in altri filmati nelle scorse settimane. Ma questa volta Cantlie afferma di trovarsi a Kobane, la città contesa al confine tra Siria e Turchia. L’ostaggio britannico in questa occasione sembra vestire i panni di reporter dello Stato Islamico. Il video mostra il giornalista che questa volta non indossa la consueta tunica arancione ma è vestito di nero e, a differenza delle altre volte, appare con la barba e i capelli più lunghi. Cantlie è a Kobane per dimostrare che gli estremisti non stanno indietreggiando. “Salve a tutti, sono John Cantlie e siamo a Kobane, nel cuore della zona di sicurezza del Pkk, ora controllata interamente dallo Stato islamico”, esordisce Cantlie dalla città assediata. “Da un mese, i soldati dell’Isis stanno assediando la città curda e, nonostante i raid americani che finora sono costati mezzo miliardo di dollari, i mujaheddin si sono spinti avanti fino a controllare le zone a est e a sud. La battaglia per Kobane sta volgendo al termine”, afferma il britannico nel video.

L’ostaggio Cantlie annuncia l’imminente vittoria dell’Isis

Il video, intitolato “Dentro Ayn al’Islam”, inizia con le immagini della città, forse girate con l’ausilio di un drone, mentre in lontananza si sentono alcuni spari. Cantlie annuncia anche l’imminente vittoria dell’Isis. Elenca una serie di notizie riferite dalla stampa occidentale secondo le quali i miliziani dell’Isis sarebbero in ritirata e che sarebbero stati uccisi centinaia di jihadisti ma sostiene che a Kobane ci sono solo i combattenti dello Stato Islamico. “Il punto è che, da dove mi trovo, non ci sono curdi del Pkk e Peshmerga, solo mujaheddin – spiega l’ostaggio-reporter nel video – i raid hanno impedito loro di entrare con i carri armati, ma loro vanno casa per casa usando armi leggere. L’America cerca di far diventare Kobane un simbolo della vittoria della coalizione. Ma sanno, e lo sanno anche i mujaheddin, che con tutta la loro potenza aerea e le truppe di terra, questo non è sufficiente per sconfiggere lo stato islamico”. “Sentite qualche sparo, per caso?”, chiede Cantlie, rivolgendosi al pubblico. “No, vero? È perché la battaglia non c'è. L'Is ha già vinto”.

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