India: 21enne stuprata, torturata e fatta a pezzi: tre condanne a morte

Tre uomini sono stati condannati a morte, oggi, dal tribunale di Kolkata, nell'India orientale, per lo stupro di gruppo e la morte di una ragazza di 21 anni nel giugno 2013. Altri tre sono stati condannati all’ergastolo. "E’ stato un delitto raccapricciante, uno dei più rari al mondo” ha commentato il procuratore  Anindya osservando che "uno dei tre condannati ha descritto in un modo tale lo stupro, le torture e lo smembramento del cadavere, che la corte non poteva che infliggere la massima pena". Decine di attivisti e persone vicine erano hanno scandito slogan contro i detenuti all’esterno del tribunale: “A morte! A morte!”. Gli agenti di polizia sono stati costretti ad intervenire dopo che alcuni manifestanti hanno anche cercato forzare le porte del complesso. “Non siamo contenti di questa sentenza, visto che alcuni degli imputati sono stati assolti", ha detto il fratello della vittima ad AFP.

La violenza nei confronti della giovane era avvenuto il 7 giugno 2013: la 21enne fu sequestrata mentre stava tornando a casa, nel distretto di Kamduni, da un gruppo di otto uomini e portata in un villaggio ad una trentina di chilometri dalla ex Calcutta, dove fu violentata e torturata prima di essere uccisa e fatta a pezzi. I suoi resti furono rinvenuti la sera dello stesso giorno dal fratello della vittima in un canale. L’ondata di stupri in India degli ultimi tre/quattro anni ha portato ad una revisione delle leggi in materia di violenza sessuale, tra cui l'accelerazione dei processi e pene più severe per i trasgressori, ma le aggressioni persistono ancora in numero elevato.