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In lacrime sulla tomba della madre: “Papà pestava mamma malata di tumore e ora picchia me”

La violenza familiare scoperta solo grazie alla 15enne. Per l’uomo i pm padovani ora chiedono una condanna a 4 anni di carcere.
A cura di A. P.
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Una ragazzina che corre a piedi nudi all’interno del cimitero e si ferma in lacrime davanti alla tomba di una donna: sua madre. Solo grazie a questo disperato gesto notato dai passanti, che hanno allertato le forze dell'ordine, si è scoperta la storia di violenza familiare che si nascondeva dietro all'apparente tranquilla vita di una famiglia residente a Teolo, nel Padovano. Quel giorno di ottobre del 2015 infatti una gazzella dell’Arma raggiunse in tempo il camposanto per vedere un’auto affiancarsi alla piccola scalza e un quarantenne strattonarla con forza per costringerla a salire sulla macchina. Una scena chiarita poco dopo dalla stessa piccola che urlava: "Non vogliamo tornare a casa… Salvateci".

I carabinieri, che a seguito dell'episodio hanno avviato le indagini, hanno scoperto solo successivamente che non era la prima volta che la ragazzina andava sulla tomba della madre, morta il primo luglio del 2015: quello era il luogo in cui si rifugiava quando scappava dal padre accusato di picchiare lei e il fratello così come prima avrebbe picchiato la loro mamma. Dal racconto dei piccoli è emersa una realtà fatta di continue violenze e soprusi con l'uomo, un 43enne, che avrebbe picchiato la moglie a bastonate anche quando lottava contro un cancro che poi l'ha uccisa a soli 35 anni.

Secondo la ricostruzione degli inquirenti, la vittima prediletta era la moglie colpita, tra le altre cose, con bastonate e forchettate sul collo in quello che è stato definito un inferno domestico. L'uomo però non avrebbe risparmiato nemmeno i figli, un ragazzino di 16 anni e la sorella di 15, che infine si sono ribellati in lacrime correndo verso i carabinieri chiamati dal passante. Per l'uomo, arrestato il 6 novembre 2015 e tuttora in carcere al Due Palazzi, ora il pubblico ministero Roberto Piccione, che sostiene l'accusa nel processo, ha chiesto la condanna a 4 anni di carcere

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