“In cento anni il 90% delle lingue si estinguerà”
Come parleranno le persone tra cento anni? È la domanda che si sono posti alcuni studiosi della Columbia University arrivando ad una tesi molto drastica. Secondo i linguisti, infatti, nei prossimi cento anni la maggior parte delle lingue è destinata a scomparire e l'umanità perderà circa il 90 % dei linguaggi oggi conosciuti. Il motivo principale di questo meccanismo, sempre secondo lo studio, è dovuto all'emigrazione dai paesi più poveri verso quelli più ricchi. Con le migrazioni infatti si perdono molte lingue anche perché spesso i padri e le madri non insegnano ai figli le loro lingue di origine preferendo che si adattino a quelle locali. Per questi e altri motivi di carattere economico e culturale, secondo il professore John McWhorter, in un secolo rimarranno solo circa seicento dei 6mila linguaggi attuali e il mondo sarà molto meno variegato dal punto di vista linguistico.
Difficilmente si parlerà una sola lingua
In pratica si verrebbe ad attuare su scala più grande quello che è già accaduto ad esempio in America e in Australia dove le lingue native si sono estinte o sono in procinto di morire a causa dell'invasione esterna. Le lingue che la faranno da padrone sono ovviamente l'inglese e il cinese destinate a inghiottire tutti i linguaggi poco diffusi, soprattutto quelli non scritti. Nel momento in cui ci saranno meno lingue, ci saranno sicuramente anche un minor numero di culture, anche se difficilmente in futuro le persone parleranno una sola lingua come fossero in un'unica nazione.