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Il virus Zika è in Europa: in Spagna nasce il primo bambino affetto da microcefalia

La madre ha contratto il virus prima della gravidanza in occasione di un viaggio in America Latina. Dopo aver scoperto la malformazione del feto, ha deciso di portare a termine la gravidanza. Entrambi stanno bene. Intanto, cresce il numero di probabili contagi in tutto il mondo.
A cura di Ida Artiaco
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Bimbo brasiliano affetto da microcefalia da virus Zika
Bimbo brasiliano affetto da microcefalia da virus Zika (Foto di repertorio da Getty).

Il virus Zika torna a fare paura. E' delle ultime ore la notizia della nascita in Spagna, più precisamente a Barcellona, di un bambino affetto da microcefalia associata al batterio killer. Si tratta del primo caso del genere nel paese iberico e in tutta Europa. La madre nei mesi precedenti alla gravidanza aveva viaggiato in Sud America, ed è stato proprio allora che pare abbia contratto il virus. A maggio aveva scoperto la malformazione del feto, ma ha deciso comunque di portare a termine i nove mesi di gestazione. L'ospedale Vall d'Ebron ha fatto sapere che entrambi stanno bene e in condizioni stabili. "Il neonato non ha bisogno di assistenza respiratoria ed è costantemente monitorato", ha dichiarato alla stampa locale Felipe Castillo, capo del reparto di neonatologia.

Il sito del Ministero della Salute spagnolo riporta che nel paese sono stati registrati ben 190 casi di infezioni da virus Zika, contratto sempre, ad eccezione di un soggetto, all'estero. Sempre a Madrid era stato segnalato un caso di trasmissione sessuale. La notizia ha fatto immediatamente il giro del Vecchio Continente. Già era stato scoperto in Slovenia qualche tempo fa un feto colpito dal morbo virale, ma i genitori avevano deciso di comune accordo l'interruzione anticipata della gravidanza. E' questa, dunque, la prima volta che in Europa viene alla luce un bambino affetto da microcefalia.

I numeri del Virus Zika e le previsioni sulla trasmissione in tutto il mondo

Il virus Zika, categorizzato lo scorso anno dall'Organizzazione mondiale della Sanità come "Emergenza internazionale di salute pubblica", si trasmette attraverso il morso della zanzare Aedes aegypti e solo il 20% delle persone mostra sintomi evidenti, come febbre, dolore muscolare e alle articolazioni, mal di testa e sfoghi cutanei. Ad oggi non esiste un vaccino e la patologia resta in fase di studio. Sembrerebbe che la contrazione del virus in gravidanza aumenti il rischio di microcefalia nel feto, una malformazione del cranio che appare più piccolo della media. E' nei paesi del Sud America che si è registrato il maggior numero di casi. Ma il problema è ancora lontano dall'essere risolto. Proprio nei giorni scorsi la rivista specializzata Nature Microbiology ha dichiarato che decine di migliaia di bambini potrebbero nascere con la microcefalia in America Latina e nei Caraibi. Secondo i calcoli degli esperti, circa poco meno di 94 milioni di persone potrebbero essere contaminati dal virus. Fra queste 1,65 milioni di donne incinte, prima che l'epidemia venga debellata.

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