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“Il Titanic affondò per un incendio”, nuove rivelazioni sulla tragedia del transatlantico

Alla base del drammatico naufragio potrebbe esserci una storia un po’ diversa da quella ufficiale che attribuì l’intero disastro all’impatto con l’iceberg.
A cura di Antonio Palma
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La più famosa tragedia del mare, quella del transatlantico Titanic, potrebbe avere alle spalle una storia ben diversa da quella che ufficialmente è stata sempre raccontata. Alla base del drammatico naufragio di quella che all'epoca era considerata una nave praticamente inaffondabile, infatti, non ci sarebbe solo il famoso iceberg ma un devastante incendio avvenuto prima della partenza e che avrebbe indebolito fatalmente la struttura dell'imbarcazione. È quanto sostiene  il giornalista irlandese Senan Molony, uno dei massimi esperti mondiale del disastro del Titanic, in un documentario andato in onda sulla rete britannica Channel 4,

Il fatto che il Titanic non fosse inaffondabile come si diceva all'epoca è stato appurato nel corso degli anni dalle tante analisi che hanno constatato come la qualità dell’acciaio non era affatto delle migliori e la stessa imbullonatura, probabilmente non perfetta, forse non avrebbe potuto reggere ad un forte urto. Molony però ritiene che tutto questo non sarebbe stato sufficiente a squarciare il fianco della nave anche dopo l'impatto con l'iceberg, ma fondamentale invece sarebbe stato l'incendio avvenuto prima della partenza.

Per il giornalista l’acciaio della nave sarebbe stato pesantemente indebolito da un incendio sviluppatori nel deposito del carbone e andato avanti per tre settimane durante la fase di prova della navigazione. Che ci fosse stato un incendio a bordo mentre il Titanic era nei cantieri di Belfast, dove venne costruito, era cosa conosciuta agli armatori che però ordinarono agli ufficiali di bordo di non parlare con nessuno per non rinviare l'inaugurazione ufficiale. Studiando inoltre le immagini riprese dal capo degli ingegneri, Molony ha identificato dei segni neri lunghi circa 9 metri sulla fiancata destra, appena dietro la parte colpita dall’iceberg che sarebbero la prova del devastante incendio che avrebbe raggiunto temperature di mille gradi. Secondo gli esperti di metallurgia interpellati, un fuoco di quella portata può causare una diminuzione fino al 75% della resistenza dell’acciaio dell'epoca, una riduzione fatale in caso di collisione.

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