86 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Il ricorso sui marò è rinviato a luglio, la giustizia indiana va in vacanza

La decisione sulla legittimità dell’arresto dei marò accusati di aver ucciso due pescatori indiani è stata rinviata al prossimo 26 luglio. Per l’India i marò vanno processati con le loro leggi, la richiesta dell’Italia sarebbe infatti “mal concepita”.
A cura di Susanna Picone
86 CONDIVISIONI
La decisione sulla legittimità dell’arresto dei marò accusati di aver ucciso due pescatori indiani è stata rinviata al prossimo 26 luglio. Per l’India i marò vanno processati con le loro leggi, la richiesta dell’Italia sarebbe infatti “mal concepita”.

Ancora un lungo rinvio per i marò italiani detenuti nel carcere di Trivandrum in India. È l’ennesimo dall’inizio di questa storia, da quando cioè Massimiliano Latorre e Salvatore Girone sono stati accusati dell’omicidio di due pescatori indiani, quando avrebbero sparato dalla petroliera Enrica Lexie a 30 miglia dalla costa indiana (acque internazionali per noi, indiane per loro). Per questo reato l’India ha più volte tagliato corto di fronte alle richieste del Governo italiano affermando che i due vanno processati nel loro Paese e con le loro leggi.

“La richiesta italiana è mal concepita” – La decisione della Corte Suprema sul ricorso italiano doveva essere presa ieri ma l’udienza era stata rinviata ad oggi su richiesta dei legali dei marò che avevano ottenuto del tempo maggiore per studiare al meglio la memoria contraria alla richiesta italiana depositata dal ministero degli Esteri indiani. Per l’India, infatti, è lo Stato del Kerala che ha il diritto di processare i fucilieri dato che “la richiesta italiana è mal concepita”. Secondo quanto ha riportato il Times of India, il ministero degli Esteri indiani avrebbe presentato un parere nel quale si afferma che il codice penale indiano prevede il processo nel Paese per un incidente avvenuto all’interno delle coste indiane. Inoltre, secondo quanto trapela, per l’India “il ricorso italiano non è difendibile perché soltanto individui possono rivolgersi alla Corte Suprema per denunciare violazioni dei diritti fondamentali e non una repubblica come l’Italia”.

Poi oggi il rinvio di una decisione al prossimo 26 luglio, un rinvio particolarmente lungo dovuto al fatto che il massimo organo giudiziario indiano andrà in vacanza dal 14 maggio al 2 luglio. La Corte Suprema ha anche ordinato allo stato del Kerala di prendere un’altra decisione entro una settimana in merito al trasferimento dal carcere di Trivandrum di Latorre e Girone in un luogo diverso “che non sia il carcere”, il governo di New Delhi non avrebbe dunque obiezioni relativi ad una decisione del genere. Inoltre, un’altra precisazione della Corte Suprema rende noto che la stessa sistemazione al di fuori del carcere dei due marò “non limita il diritto di chiedere la libertà provvisoria dietro cauzione”. Intanto a Latorre e Girone toccherà presentarsi fra tre giorni davanti al giudice di Kollam per la scadenza della carcerazione preventiva che potrà essere estesa fino al 19 maggio.

86 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views