Il Regno Unito cerca 40mila baristi (e quelli italiani sono i preferiti)
Il Regno Unito avrà bisogno nei prossimi sei anni di almeno 40mila nuovi baristi in aggiunta ai 150mila già presenti. E' quanto rende noto uno studio condotto da Allegra Group's UK che fa emergere grandi opportunità per chi è in cerca di lavoro, in particolare dall'Italia, che insieme alla Spagna è fra i Paesi col maggior numero di dipendenti dietro i banconi inglesi. Secondo gli esperti però, sulle speranze dei giovani baristi incombe la Brexit e i regolamenti restrittivi all'immigrazione che potrebbero venire introdotti dopo il divorzio da Bruxelles. Non escluso, infatti, che quando la Gran Bretagna sarà definitivamente fuori dall'UE raggiungere quel paese possa essere decisamente più complicato.
La ricerca di decine di migliaia di baristi interessa in particolar modo gli italiani: i nostri connazionali, soprattutto under 30, sono infatti tra i più richiesti nel Regno Unito per stare dietro ai banconi dei bar. Gli italiani si approcciano spesso a questa professione soprattutto se hanno la necessità di imparare l'inglese e sono molto stimati, visto che sono "portatori" di una cultura collegata al caffè. Il dossier Uk Coffe Report dell’Allegra Group è stato riportato dai principali quotidiani londinesi e calcola che il numero della caffetterie in Gran Bretagna sorpasserà quota 30 mila entro il 2025, con un aumento di 7 mila locali rispetto a oggi. Un incremento simile prevede la necessità di ingrandire lo staff di almeno 40 mila lavoratori. Già oggi gli impiegati del settore caffetterie sono 150 mila. “Ma il caffè sta conquistando la nazione e questo comporta una sempre maggiore richiesta di baristi”, spiega Jeffrey Young, amministratore delegato della società di analisi finanziarie che ha condotto la ricerca. “Ciò significa che il Regno Unito nei prossimi anni avrà bisogno di dieci volte più baristi che avvocati”.
