Il re della Birra Corona dona 2 milioni a ciascuno dei suoi 80 concittadini? Una bufala
Una dolorosa bufala. Cerezales del Condado è una cittadina spagnola di 80 abitanti, tutti sarebbero improvvisamente diventati milionari: il loro più illustre concittadino Antonino Fernandez, fondatore della celebre Birra Corona, alla sua morte ha deciso di lasciare una parte consistente della sua eredità – cioè 169 milioni di euro – agli abitanti del paesino in cui è nato ed ha trascorso i primi anni di vita. Questa la notizia rimbalzata sulla stampa inglese e ripresa da quella di tutto il mondo. Peccato non sia vera.
Calcolatrice alla mano, ciascuno degli 80 residenti a Cerezales del Condado da un momento all'altro, e in modo del tutto inaspettato, avrebbero dovuto ritrovarsi con oltre 2 milioni di euro sul conto corrente. Una vera e propria fortuna che quasi nessuno di loro avrebbe mai potuto ottenere neanche in una vita di sacrifici e duro lavoro. E infatti, quando qualcosa sembra troppo bello per essere vero, spesso non lo è.
Antonino Fernandez è nato nel piccolissimo villaggio della provincia di Leon: 11esimo di 13 figli, ha vissuto in una famiglia molto povera e a 14 anni è stato costretto ad abbandonare la scuola perché i genitori non potevano permettersi di pagare le tasse. Finita la guerra civile spagnola si è trasferito nella città di Leon, in Castiglia, dove ha sposato Cinia González Díez: da quel momento in poi la sua vita sarebbe cambiata radicalmente. Era infatti il 1949 quando lo zia della moglie, titolare del Grupo Modelo, ha invitato i due a trasferirsi in Messico: Fernandez è stato assunto come impiegato in una fabbrica di birre, dove ha lavorato duramente fino al 1971, quando è stato nominato amministratore della società. Da quel momento la Corona non sarebbe più stata solo una popolare birra messicana ma un marchio esportato in tutto il mondo.
Antonino Fernandez ha accumulato una vera e propria fortuna, ma non ha mai dimenticato le sue umili origini: nel suo testamento, infatti, ha comunque ricordato gli abitanti di Cerezales del Condado per cui ha fatto spesso donazioni pubbliche.
