Il misterioso suicidio della ex giornalista BBC in aeroporto: “E’ stata uccisa”
Chi la conosceva, è pronto a mettere le mani sul fuoco: “Jacky Sutton non è tipo da suicidarsi. Ancor più, a farlo, impiccandosi, nelle toilette dell'Aeroporto Ataturk di Istanbul” come invece hanno suggerito invece i media turchi dopo il ritrovamento del suo corpo senza vita della ex giornalista della Bbc, 50 anni, attualmente direttore in Iraq per l'istituto IWPR, istituto per il giornalismo sulla guerra e sulla pace con base a Londra. La sua morte è dunque circondata dal mistero. La stessa Bbc ha raccontato che la Sutton era giunta nello scalo turco alle 09.58 di sabato 17 ottobre. Secondo i quotidiani locali la donna, dopo aver perso il volo di transito, non aveva sufficienti soldi per acquistare un altro biglietto e dopo due ore è stata ritrovata morta in uno dei bagni da alcuni turisti russi.
La Sutton, ricercatrice al centro per gli studi arabi e sull'Islam all'Anu di Canberra, "non aveva problemi di instabilità mentale" ed è molto "difficile pensare che possa essersi suicidata per un volo perso", dicono i suoi colleghi. Christian Bleuer, un collega che la conosceva bene, ha immediatamente twittato, quando si sono diffuse le notizie sulla morte della giornalista: "Jacky Sutton ha lavorato in Afghanistan e Iraq. Era la donna più dura che si potesse incontrare. E la polizia turca dice che si è uccisa perché ha perso un volo?". Poi, in un altro "cinguettio", ha rincarato la dose: "Non sono uno che crede alle cospirazioni, ma i turchi dicono che una videocamera di sorveglianza era ‘malfunzionante' dove Jacky Sutton è stata assassinata”. Sulla vicenda ha detto la sua anche Jane Pearce, direttrice del World Food Programme dell'Onu in Iraq: "Semplicemente non credo a queste notizie", ha twittato a sua volta, riferendosi alle notizie su un eventuale suicidio. Per ora, sulla morte della giornalista, c'è soltanto la conferma del decesso da parte dell' Foreign Office.
Jacky Sutton era una giornalista di lunga e provata esperienza. Dopo essere stata corrispondente della Bbc, stava approfondendo la sua preparazione presso il Centro per gli studi arabi e islamici all'Università nazionale d'Australia. La sua ricerca si basava sul sostegno internazionale allo sviluppo per sostenere le donne professioniste dei media tra il 2003 e il 2013 in Iraq e Afghanistan. "Non solo era una studiosa eccezionale, ma un'amica di alto valore e una collega che ha dato grandi contributi al lavoro e alle attività del centro", ha affermato il professor Amin Saikal.
