Il Conclave si avvicina: domenica in parrocchia per i “papabili”
Domenica "in parrocchia" (come da tradizione) per i 115 cardinali che da martedì si riuniranno per eleggere il successore di Benedetto XVI. Una giornata passata a contatto con i fedeli romani, con la celebrazione della Messa e la partecipazione ai rituali sacri, prima del Conclave, convocato per martedì, che si annuncia lungo e complesso. Ma anche una giornata di "calcoli elettorali", con le diverse ipotesi circa l'elezione del nuovo Pontefice che continuano a susseguirsi (con alcune indiscrezioni che rischiano di "complicare ulteriormente un quadro già estremamente confuso"). A parlare in queste ore dai pulpiti degli altari romani, tra le altre cose, sono stati proprio alcuni fra i "papabili". Su tutti l'arcivescovo di Boston Patrick O'Malley, tra i favoriti alla successione di Ratzinger: "Il padre non complica la vita al figlio che ritorna e la Quaresima è il momento giusto per ritornare a Dio […] Le esperienze negative danno valore alla vita. Ognuno è cercatore di felicità e spesso la si cerca dove non c'è. Il senso della parabola è che Dio è buono ed è più felice per una pecora ritrovata che per le altre 99 mai perdute".
Più diretto il messaggio del brasiliano Scherer, che ha parlato di fiducia nella Chiesa e di "momento molto bello con grande interesse della gente". Tra gli italiani, "riflettori" puntati sull'arcivescovo di Milano Angelo Scola, che potrebbe essere il nome su cui convergeranno i cardinali (ricordiamo che, proprio grazie ad una riforma voluta da Ratzinger, sarà necessario che il nuovo Papa ottenga il consenso dei due terzi del collegio cardinalizio). Scola si è detto fiducioso ed ai fedeli romani ha detto: "Il conclave è ormai imminente, preghiamo perché lo Spirito Santo offra alla sua chiesa l'uomo che possa condurla sulle orme segnate dai grandi pontefici degli ultimi 150 anni".