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Guerra in Libia: pioggia di bombe su Gheddafi, il conflitto si intensifica

Bombardamenti su tutta la Libia da parte delle forze dell’Onu guidate da Stati Uniti, Francia e Gran Bretagna. Gheddafi in Tv minaccia l’Occidente, mentre i ribelli di Bengasi temono l’utilizzo di armi chimiche vietate.
A cura di Alessio Viscardi
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Libya

L'operazione “Odissey Dawn” sotto il comando congiunto di Stati Uniti, Francia e Gran Bretagna entra nel vivo del secondo giorno di guerra in Libia. Il leader Muammar Gheddafi parla in Tv e lancia nuove minacce all'Occidente e all'Italia, mentre sul suo paese vengono sganciati 110 missili cruise dalle portaerei Usa e numerosi caccia europei bloccano l'avanzata dei carri armati diretti verso le roccaforti dei ribelli in Cirenaica. Raid su Tripoli e diversi missili sganciati sul palazzo residenziale di Gheddafi, in azione per tutta la notte la contraerea dell'esercito fedele al Colonnello. Alle 11:00 sono riprese le incursioni aeree della Francia, come reso noto dal comando militare del paese. I ribelli arroccati a Bengasi temono l'utilizzo di armi chimiche da parte di Gheddafi: “è possibile che colpisca Bengasi usando armi chimiche vietate” ha affermato un membro del Consiglio nazionale libico. Il timore viene alimentato dal ritrovamento da parte dei ribelli di un deposito di armi nel quale erano stipati gas proibiti dalle convenzioni internazionali.

Il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, riguardo al coinvolgimento delle forze militari italiane nell'attacco alla Libia da parte della coalizione Onu ha precisato che nessun aereo italiano è stato adoperato nelle operazioni. Il regime di Muammar Gheddafi denuncia oltre quaranta morti civili a causa dei bombardamenti di stanotte, mentre aerei stealth invisibili ai radar dell'aviazione americana stanno bombardando un porto della Tripolitania. La portaerei francese “Charles de Gaulle” salperà alle 13 dal porto di Tolone con a bordo caccia Rafale e Super, diretta verso le coste della Libia. Nel porto di Tripoli, una nave italiana e il suo equipaggio sono stati sequestrati dalle autorità portuali.

Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, riguardo a quanto sta accadendo in Libia ha affermato: “Sono del parere che non si debba mai cedere alle paure, immaginiamoci in questo caso. Bisogna evitare allarmismi e assolute fantasie. Fantasie che sono soltanto tese a suscitare timori immotivati”.

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