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Giornata mondiale della Pace, l’appello di papa Francesco: “Abolire armi nucleari”

In occasione della Giornata della pace, il Papa ha auspicato fraternità tra i popoli e ha rivolto “un appello in favore del disarmo, nonché della proibizione e dell’abolizione delle armi nucleari”.
A cura di Susanna Picone
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“Facciamo della nonviolenza attiva il nostro stile di vita e di una politica per la pace”: è l'appello di papa Francesco contenuto nel messaggio per la “Giornata mondiale della Pace” che si celebra il prossimo primo gennaio. Il testo è stato firmato dal Papa l'8 dicembre ed è stato reso noto oggi dal Vaticano. “Nel 2017, impegniamoci con la preghiera e l'azione a diventare persone che hanno bandito dal loro cuore, dalle loro parole e dai loro gesti la violenza e a costruire comunità nonviolente, che si prendono cura della casa comune”, è quanto scrive Bergoglio che invia i suoi “sinceri auguri di pace ai popoli e alle nazioni del mondo, ai capi di Stato e di Governo, nonché ai responsabili delle comunità religiose e delle varie espressioni della società civile”. Alla comunità internazionale papa Francesco chiede il disarmo e l’abolizione delle armi nucleari. Il Papa sottolinea che “la deterrenza nucleare e la minaccia della distruzione reciproca assicurata non possono fondare questo tipo di etica”, inoltre ricorda che “il secolo scorso è stato devastato da due guerre mondiali micidiali, ha conosciuto la minaccia della guerra nucleare e un gran numero di altri conflitti, mentre oggi purtroppo siamo alle prese con una terribile guerra mondiale a pezzi che provoca enormi sofferenze, guerre, terrorismo, criminalità, abusi su migranti e vittime della tratta, devastazione dell'ambiente”.

"Nessuna religione è terrorista" – Nel testo del Papa si legge che rispondere alla violenza con la violenza conduce “a migrazioni forzate e a immani sofferenze, poiché grandi quantità di risorse sono destinate a scopi militari e sottratte alle esigenze quotidiane dei giovani, delle famiglie in difficoltà, degli anziani, dei malati, della grande maggioranza degli abitanti del mondo”. Nel peggiore dei casi, dice ancora il Pontefice, “può portare alla morte, fisica e spirituale, di molti, se non addirittura di tutti”. Nel suo messaggio papa Francesco ribadisce poi che “nessuna religione è terrorista” e che “mai il nome di Dio può giustificare la violenza”. Bergoglio assicura infine che “la Chiesa si è impegnata per l'attuazione di strategie nonviolente di promozione della pace in molti Paesi, sollecitando persino gli attori più violenti in sforzi per costruire una pace giusta e duratura. Questo impegno a favore delle vittime dell'ingiustizia e della violenza – dice il Papa – non è un patrimonio esclusivo della Chiesa cattolica ma è proprio di molte tradizioni religiose, per le quali la nonviolenza è essenziale e indica la via della vita”.

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