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Genova, pensionato e genero massacrati dopo una lite al casello

Stando alle ricostruzioni dei carabinieri, alcuni nomadi avrebbero picchiato i due nei pressi del casello di Bolzaneto, dopo aver tamponato più volte l’auto del ragazzo. I militari hanno provato ad identificare gli aggressori nel campo dove risiedono, ma hanno dovuto rinunciare a causa “dell’atteggiamento ostile” trovato al momento dell’intervento.
A cura di Biagio Chiariello
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Un pensionato di 63 anni è stato aggredito insieme al genero da un gruppo di almeno quattro persone dopo una lite per motivi di viabilità al casello autostradale di Genova Bolzaneto. L’uomo è stato poi ricoverato in prognosi riservato nel reparto di neurochirurgia all’ospedale San Martino. Fortunatamente le sue condizioni sarebbero in miglioramento, secondo quanto riporta il Secolo XIX. Il 63enne era stato portato in codice rosso dai medici del 118 al pronto soccorso dell’ ospedale Villa Scassi di Sampierdarena. La prima prognosi parlava di trauma cervicale e lesione cranica, una ferita che si sarebbe probabilmente procurato dopo essere caduto sull’asfalto a seguito della colluttazione. Ferito, seppur solo lievemente, anche il genero dell'uomo, di 28 anni.

I carabinieri cercano responsabili in campo rom

Stando a quanto trapelato da ambiti investigativi, i carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale dei carabinieri e della compagnia di Sampierdarena sono sulle tracce di almeno quattro rom, residenti in un campo nomadi nelle vicinanze del luogo dell’aggressione, fuggiti subito dopo i fatti. Per il momento non è stato possibile identificare i responsabili, anche e soprattutto per il "clima ostile e non collaborativo, seppur non aggressivo" trovato al momento dell'intervento nel campo nomadi, scrivono i quotidiani locali. Gli inquirenti hanno sequestrato le due vetture su cui viaggiavano gli assalitori, individuate grazie alla collaborazione di alcuni testimoni oculari della lite che hanno fornito i numeri delle targhe ai militari dell’Arma.

La ricostruzione

Secondo le ricostruzioni dei carabinieri, il 28enne era a bordo della sua auto insieme con la fidanzata, quando sarebbe stato tamponato da un'Audi mentre erano intento a pagare il pedaggio autostradale al casello. A quel punto, il conducente dell'Audi lo avrebbe superato e, una volta davanti alla sua macchina, avrebbe fatto retromarcia per tamponarlo nuovamente e, stavolta, intenzionalmente. A quel punto la situazione sarebbe degenerata: da un’altra vettura, sempre una Audi, sono sopraggiunte altre persone che avrebbero aggredito il ventottenne. Subito dopo sul posto è giunto il 63enne, padre della fidanzata del 28enne. L'uomo era in compagnia della moglie. È sceso dall'auto per tentare di difendere il giovane ma è stato a sua volta picchiato ed è caduto battendo la testa sull'asfalto. Il gruppo di aggressioni è quindi fuggito a bordo delle due vetture, un passante che aveva assistito alla scena è riuscito però a segnarsi il numero di targa di una delle Audi e ad avvertire le forze dell’ordine.

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