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Francia: 15enne violentata in gita ma espulsa dalla scuola

La studentessa era uscita di nascosto dalla sua stanza mentre si trovava in Germania e aveva conosciuto un ragazzo che poi l’ha aggredita. Per la scuola la ragazza non ha rispettato le regole imposte dalle insegnanti e va espulsa.
A cura di Antonio Palma
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A soli 15 anni è stata vittima di uno stupro mentre era in gita con la sua scuola, ma questo non le ha risparmiato un'espulsione dal suo istituto perché non aveva rispettato gli orari e le regole imposte dai professori durante la stessa vacanza. Il caso è avvenuto in una scuola privata cattolica di Thionville, cittadina della Lorena, e sta facendo discutere non poco la Francia. Come raccontano i giornali d'oltralpe la ragazza si era recata a fine maggio a Berlino in Germania dove doveva rimanere per un mese e mezzo nell'ambito di un soggiorno organizzato dalla scuola. Prima di partire per la capitale tedesca alle ragazze era stato imposto una sorta di coprifuoco per cui non potevano uscire dopo le 22. Una sera però la 15enne insieme a due compagne di classe decise di uscire di nascosto dalla stanza e conobbe un ragazzo polacco che alloggiava nella stessa struttura. Da questi si fece convincere ad andare nella sua stanza dove dopo aver bevuto vodka venne aggredita dal giovane e da altri tre ragazzi che la violentarono.

La famiglia ha agito per vie legali  – Raccontato l'accaduto alle insegnanti che denunciarono a loro volta tutto alla polizia le indagini giudiziarie venenro avviate per stabilire i fatti. Al ritorno in Francia però per la giovane un'amara sorpresa, la scuola convoca un consiglio disciplinare d’urgenza che all’unanimità decide di espellere la studentessa 15enne e le sue due amiche per non aver rispettato gli orari imposti ed essere andate nella stanza di quattro uomini adulti ed aver assunto alcolici. La famiglia della giovane sconvolta per l'accaduto ha fatto ricorso contro la decisione e sta agendo per vie legali. "Ci troviamo di fronte alla vittima di uno stupro che dal giorno dell’aggressione non si è ancora ripresa ed è tuttora talmente turbata da dover essere seguita da uno psicologo. Ecco perché non possiamo permetterle di pensare che quanto successo sia stata colpa sua" ha spiegato l’avvocato Richard-Maupillier su Le Figaro ricordando che l'espulsione è una punizione sproporzionata soprattutto viste le conseguenze per la ragazzina.

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