Foggia, uccide la moglie e veglia il corpo per giorni

Ha ucciso la moglie, poi – probabilmente in stato di choc – è rimasto per giorni accanto al cadavere. È quanto accaduto alla periferia di Orta Nova, nella provincia di Foggia. L’omicida, il panettiere 55enne Domenico Luciano, solo dopo diversi giorni ha confessato di aver ammazzato la moglie 48enne Lucia Pompa Palumpo. Lo avrebbe fatto quando i suoi figli, che non vivono con lui e la moglie e che erano preoccupati perché da giorni non li sentivano, giovedì sera sono andati nell’abitazione di famiglia in via Campania e hanno scoperto l’omicidio. In casa hanno trovato l'uomo che vegliava il corpo senza vita della moglie, già in avanzato stato di decomposizione. Sarebbero stati loro, a quel punto, a convincere il genitore a confessare e costituirsi alla questura di Foggia. L’uomo aveva ucciso la moglie (l’autopsia accerterà se la donna è stata strangolata o colpita alla testa) almeno tre o quattro giorni fa. In questura il panettiere ha confessato il femminicidio.

Forse la donna uccisa al termine di una lite per gelosia – La salma è stata trasportata nell'obitorio dell'ospedale Tatarella di Cerignola dove nei prossimi giorni, su disposizione del pm di turno della Procura di Foggia, Antonio Laronga, si terrà l'autopsia. Sulla vicenda gli agenti della Squadra mobile mantengono il massimo riserbo. L’ipotesi – che però non è stata confermata – è che la 48enne sia stata uccisa il 27 aprile al termine di una lite per gelosia. Stando ad alcune indiscrezioni, inoltre, l’uomo nella stanza da letto della sua abitazione avrebbe appoggiato una scala al muro probabilmente per simulare un incidente domestico mentre la moglie era impegnata a fare dei servizi vicino alla tenda della finestra. Il corpo senza vita della donna sarebbe stato trovato a terra, a poca distanza dal letto matrimoniale.