14 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Fa troppo caldo e si affaccia al balcone, boss di ‘ndrangheta individuato e catturato

Il boss di ‘ndrangheta Vincenzo Femia è stato catturato in un appartamento alla periferia di Torino dove si era nascosto.
A cura di Antonio Palma
14 CONDIVISIONI
Immagine

Nessun pentito o soffiata alle forze dell'ordine, a tradire il boss di ‘ndrangheta Vincenzo Femia è stato il caldo di questi giorni e la voglia di affacciarsi al balcone per un po' di fresco. Così infatti il 43enne è stato individuato dai carabinieri in un appartamento di Torino e arrestato. Dopo che il boss era sfuggito alla cattura nell'operazione Minotauro sulle infiltrazioni della ‘ndrangheta in Piemonte, gli inquirenti erano sulle sue tracce da tempo ed avevano individuato alcuni possibili nascondigli ma non erano sicuri dove effettivamente si trovasse. Proprio la scelta di aprire il balcone e uscire ha permesso ai militari dell'arma di immortalarlo con il teleobiettivo di una fotocamera e di far partire il successivo blitz nella casa avvenuto sabato.

Quando gli agenti hanno fatto irruzione nell'appartamento, al quarto e ultimo piano di un palazzo alla periferia occidentale della città, il latitante era impegnato a vedere la partita di calcio tra Croazia e Portogallo valida per gli ottavi di finale degli Europei di calcio. L'uomo si era preoccupato di tenere chiuse le tende alle finestre, la luce spenta e gli auricolari per non far sentire il rumore della tv in modo da far credere che l'appartamento fosse disabitato, ma è stato tutto inutile. Secondo quanto raccontato dai carabinieri, il 43enne è rimasto sorpreso dall'essere stato individuato, ma non ha opposto resistenza all'arresto .

Femia deve scontare una condanna a sette anni, quattro mesi e 21 giorni per rapina, detenzione di droga a fini di spaccio e violazione delle norme sulle armi. Per gli inquirenti è organico alla ‘ndrina di Gioiosa Ionica ed esperto di fughe. Dopo essere sfuggito alla cattura infatti  fu arrestato solo a marzo 2013 ma quando venne assolto in primo grado si rese subito irreperibile, così quando la sentenza d'appello e la Corte di Cassazione ribaltarono il verdetto lui era ormai già latitante.

14 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views