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In Italia oltre 3 milioni di scoraggiati: non hanno lavoro e non lo cercano

Quasi 3.3 milioni di persone sarebbero disponibili a lavorare ma non cercano un impiego: si tratta del 13.1% della forza lavoro, un dato tre volte superiore alla media europea. Lo scrive l’Eurostat in uno studio sul terzo trimestre 2013.
A cura di S. P.
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In Italia ci sono quasi 3,3 milioni di persone che sarebbero pronte a lavorare ma che non cercano impiego: a dirlo è l’Eurostat in uno studio sul terzo trimestre 2013 secondo il quale questa percentuale è salita su base tendenziale in Ue di 0.4 punti e in Italia di 0.9 punti. Si tratta del 13.1% della forza lavoro, un dato tre volte superiore alla media Ue-28 (4.1%). In Germania la percentuale è dell’1.3%, 2.5% nel Regno Unito, 5.1% in Spagna e 10.1% in Croazia. In Italia – dove nel terzo trimestre 2013 i disoccupati in senso stretto erano 2.84 milioni con un tasso pari all’11.3% – c’è invece una percentuale inferiore alla media di part time involontari, con il 2.2% a fronte del 4% medio europeo.

Un esercito di sfiduciati e scoraggiati – I dati Eurostat dimostrano che sono più di 6.15 milioni gli “sfiduciati” in Italia, tra quelli che risultano disoccupati e quelli che pur essendo disponibili a lavorare non entrano nemmeno nel mercato. Circa la metà di quelli che si dichiarano disponibili a lavorare ma che non cercano un impiego si dicono scoraggiati, motivano cioè la mancata ricerca per la convinzione di non trovare un lavoro. Oltre due scoraggiati su tre (gli scoraggiati sono in aumento sia rispetto al secondo trimestre 2013 che rispetto allo stesso periodo del 2012) si trovano al Sud con 1.068 milioni su poco più di 1.5 complessivi.

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