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Covid 19

In Svezia record di morti: 351 nelle ultime 24 ore. Il governo avverte: “Le vittime aumenteranno”

I morti di Covid-19 in Svezia sono stati 351 nelle ultime 24 ore, mai così tanti dall’inizio dell’emergenza sanitaria, portando il totale delle vittime a 10.185. I nuovi contagi individuati oggi sono invece stati 6.580, un dato questo che tende a stabilizzarsi dopo i picchi raggiunti alla fine di dicembre.
A cura di Davide Falcioni
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La Svezia, paese la cui strategia di contrasto alla pandemia ha fatto molto discutere per l'ostinato rifiuto di imporre lockdown, ha fatto registrare oggi un numero record di morti a causa del Covid-19: i decessi delle ultime 24 ore sono infatti stati 351, mai così tanti dall'inizio dell'emergenza sanitaria, portando il totale delle vittime a 10.185. I nuovi contagi individuati oggi sono invece stati 6.580, un dato questo che tende a stabilizzarsi dopo i picchi raggiunti alla fine di dicembre. Karin Tegmark Wisell, alto dirigente del Ministero della Salute svedese, ha sottolineato oggi in conferenza stampa che il bilancio delle vittime continuerà a salire nei prossimi giorni vista l'elevatissima circolazione del virus in tutto il paese.

La situazione – ha aggiunto Karin Tegmark Wisell – è particolarmente grave nel sud della Svezia. Skåne si distingue per l'alto numero di contagi (1.272 casi per 100.000 abitanti), ma anche Halland e Blekinge hanno una situazione simile e le infezioni sono superiori alla media nazionale. A Stoccolma invece va decisamente meglio e i casi sono 423 per 100.000 abitanti. "È indispensabile appiattire la curva – ha aggiunto la funzionaria -. Tutti devono aiutare a ridurre la diffusione dell'infezione. Invitiamo le persone a restare a casa, lavarsi le mani con acqua e sapone e lavorare da casa ogni qualvolta se ne abbia l'opportunità e non solo se si hanno sintomi".

Fin dall'inizio il governo svedese ha scelto di non imporre lockdown ma fare affidamento sul senso di responsabilità dei cittadini, una scelta che a lungo andare si è però dimostrata estremamente critica: la Svezia ha infatti un tasso di mortalità molto più alto degli altri paesi scandinavi che hanno optato per dure restrizioni. Il mese scorso la strategia di Stoccolma è stata duramente criticata persino dal re Carl XVI Gustaf, che durante la consueta intervista natalizia ha ammesso: "Abbiamo fallito. Abbiamo un enorme numero di morti, ed è terribile". Anche gli otto esperti nominati a giugno dal governo hanno ammesso il fallimento, puntando il dito in particolare sulla gestione delle casi di riposo, dove si segnalavano da tempo "forti carenze strutturali",  dispositivi di protezione insufficienti per il personale, ritardi nei test e mancate restrizioni sulle visite dall'esterno.

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