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Esodati: Fornero nel mirino, mozione di sfiducia in Parlamento

I comportamenti del Ministro del lavoro sul numero degli esodati infiamma i sindacati e la politica italiana, se Cgil Cisl e Uil minacciano di scendere in piazza, Idv e Lega presentano una mozione di sfiducia alla Camera.
A cura di Antonio Palma
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Esodati: Fornero nel mirino, mozione di sfiducia in Parlamento

Il decreto esodati  sanerà la posizione di 65mila salvaguardati  attraverso un finanziamento di circa 5 miliardi e 70 milioni di euro, è questo quello che prevede il testo preparato dal Governo e ancora non pubblicato in Gazzetta ufficiale, che prende in considerazione ovviamente solo i calcoli fatti dal Ministero del lavoro. Ma a ben vedere i numeri reali sono altri, molto differenti da quelli ufficiali e molto più vicini a quelli indicati dai sindacati che hanno fatto scattare una sollevazione generale contro il Ministro Fornero. E' di pochi giorni fa infatti la notizia che l'Inps aveva dato cifre molto più corpose nella sua relazione  per poi adeguarsi nella stesura ufficiale del documento ai dati e ai criteri di misurazione del Ministro Fornero.  I rappresentanti dei lavoratori, in primis dalla Cgil, minacciano immediate reazioni nel caso il Governo non prenda in considerazione altri provvedimenti per sanare la posizione dei restanti esodati, ma anche dal mondo politico è una fila di fuoco contro il Ministro del lavoro.

Presto in Parlamento arriverà anche una mozione di sfiducia nei confronti del Ministro Fornero preparata da Idv e Lega che per la prima volta presentano un testo unitario in Aula. Come precisa Di Pietro, i due gruppi avevano preparato due testi differenti, ma non raggiungendo i 63 deputati necessari hanno deciso di accorparli. Intanto prosegue il dibattito a distanza tra il Ministro e la leader della Cgil Susanna Camusso, se quest'ultima ha attaccato frontalmente la Fornero, il Ministro, a Ginevra per i lavori dell'assemblea generale dell'Organizzazione internazionale del lavoro, si trincera dietro alla regola che all'estero è bene non parlare di problemi  interni. Dopo la sfuriata iniziale contro i vertici inps, infatti, ai giornalisti che chiedevano una replica alle dichiarazioni della leader della Cgil ha detto "non devo necessariamente copiare i comportamenti altrui".

Dai vertici del maggior sindacato italiano intanto è ormai guerra aperta al Ministro, "se la Fornero, Ministra con la passione per i licenziamenti, fosse una lavoratrice statale rischierebbe il licenziamento" ha detto ad esempio Rossana Dettori, Segretaria Generale Fp-Cgil Nazionale, ricordando un articolo del contratto della sanità pubblica che impone di fornire ai cittadini tutte le informazioni di cui si abbia titolo, nel rispetto delle disposizioni in materia di trasparenza e accesso all'attività amministrativa. Anche dalla Cisl però la presa di posizione è netta, Raffaele Bonanni si dice "indignato per la situazione" e invita il Governo a prendersi la paternità degli errori e a porvi rimedio nel più breve tempo possibile. "Sono sei mesi che ripetiamo che la condizione è drammatica perché l'incaponimento di non voler discutere con nessuno ha portato a strafalcioni davvero imperdonabili" ha affermato Bonanni, lasciando intendere che i sindacati sono pronti a ricompattarsi e ad agire insieme sul tema esodati.

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