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Elezioni Regionali 2014 Emilia Romagna: i candidati e le liste

Alle Elezioni Regionali Emilia Romagna 2014 si vota domenica 23 novembre dalle ore 7 alle ore 23. Sei i candidati a contendersi la poltrona di nuovo Governatore della Regione.
A cura di Antonio Palma
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Domenica prossima 23 novembre i cittadini dell'Emilia Romagna saranno chiamati al voto per le Elezioni Regionali 2014. Le operazioni di voto per eleggere il prossimo Presidente della Regione Emilia Romagna e l'Assemblea legislativa regionale si svolgeranno nell'unica giornata di domenica. I seggi elettorali saranno aperti a partire dalle ore 7 e fino alle ore 23 quando inizierà lo spoglio delle schede. Nel dettaglio, le Elezioni Regionali Emilia Romagna 2014 interesseranno in tutto 3.460.402 elettori, di cui 1.669.939 uomini e 1.790.463 donne, che dovranno recarsi nelle 4.512 sezioni elettorali sparse tra i 340 comuni della Regione. Il ministero dell'Interno ha ricordato a tutti gli elettori chiamati a votare per queste elezioni regionali in Emilia Romagna 2014 che per poter esercitare il proprio diritto di voto dovranno esibire oltre ad un documento di riconoscimento valido, la tessera elettorale personale a carattere permanente. A questo proposito chi ha smarrito la tessera o ha esaurito gli spazzi sulla stessa potrà richiederla agli uffici comunali della propria città che saranno aperti anche venerdì 21 e sabato 22 novembre, dalle ore 9 alle ore 18, e domenica 23 novembre, per tutta la durata delle operazioni di voto, cioè dalle 7 alle 23.

Candidati e liste alle Elezioni Regionali Emilia Romagna 2014

I candidati a succedere a Vasco Errani alla presidenza della Regione Emilia Romagna in queste elezioni Regionali 2014 sono in tutto sei. Il Partito Democratico dopo le primarie di coalizione ha candidato il segretario regionale del partito Stefano Bonaccini, appoggiato anche da Sel. Per il centrodestra invece candidato presidente è il leghista Alan Fabbri, due volte sindaco di Bondeno, nel ferrarese, appoggiato oltre che dalla Lega Nord anche da Forza Italia e Fratelli d'Italia. Restando al centrodestra, candidato alle elezioni Regionali Emilia Romagna 2014 come presidente è anche Alessandro Rondoni, consigliere comunale a Forlì, appoggiato dalla lista “Emilia-Romagna popolare” che riunisce Nuovo centrodestra e UdC. Il Movimento Cinque Stelle invece schiera come candidato presidente Giulia Gibertoni, ricercatrice universitaria modenese eletta alle Europee e poi estromessa per due voti in seguito al riconteggio delle schede. La sinistra si presenta invece con la lista L'Altra Emilia-Tsipras che appoggia Cristina Quintavalla, storica attivista della sinistra alternativa. Infine candidato Presidente è anche Maurizio Mazzanti appoggiato dalla lista civica Liberi Cittadini.

Come si vota alle Elezioni Regionali Emilia Romagna 2014

La votazione nelle Elezioni Regionali Emilia Romagna 2014 avviene su un'unica scheda che contiene i nomi e cognomi dei candidati alla carica di Presidente della Giunta regionale al cui fianco sono riportati i contrassegni della lista e delle circoscrizionali con cui il candidato Presidente è collegato. L'elettore ha diverse possibilità: Può votare solo per un candidato alla carica di Presidente della Giunta regionale tracciando un segno sul relativo rettangolo; può votare per un candidato alla carica di Presidente della Giunta regionale e per la lista o per una delle liste a esso collegate tracciando un segno anche sul contrassegno di tale lista; può votare disgiuntamente per un candidato alla carica di Presidente e per una delle altre liste a esso non collegate; infine può votare tracciando solo un segno sul contrassegno di una lista e in tal caso il voto si estende anche a favore del candidato alla carica di Presidente a essa collegato. Gli elettori chiamati a votare nelle Elezioni Regionali Emilia Romagna 2014 inoltre possono esprimere uno o due voti di preferenza per candidati alla carica di consigliere regionale legati alla lista votata scrivendone il cognome o il nome e cognome. Nel caso di due preferenze, esse devono riguardare candidati della stessa lista di sesso diverso, pena l'annullamento della seconda preferenza.

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