Draghi: “Pronti ad attuare misure non convenzionali”. Euro ai minimi da due anni
Di "misure non convenzionali" aveva parlato spesso nelle ultime settimane Mario Draghi, e di misure non convenzionali il presidente della Banca Centrale Europea ha parlato anche oggi in un'intervista rilasciata al quotidiano Verslo Zinios. secondo Draghi la BCE "continua a essere fermamente decisa a contrastare il rischio di stime a medio termine di una inflazione bassa per troppo tempo. Come ho detto lunedì scorso al Parlamento europeo, siamo pronti a utilizzare strumenti supplementari non convenzionali all’interno del nostro mandato e a modificare la dimensione o la composizione dei nostri interventi non convenzionali se necessario per continuare a far fronte a rischi di un periodo troppo prolungato di bassa inflazione".
Il numero uno della Banca Centrale Europea è quindi tornato anche sul tema delle riforme strutturali, a suo parare necessarie per il rilancio dell'economia in tutta l'Eurozona, lodando quegli stati che le hanno realizzate: "Chiaramente questi sforzi adesso devono acquisire slancio per la crescita e l’occupazione nell’eurozona", ha affermato Draghi prima di aggiungere: "E' essenziale che i governi facciano degli aggiustamenti di bilancio pro-crescita". Per l'italiano "adesso è nelle mani dei governi agire con determinazione per ulteriori riforme strutturali che garantiscano una più elevata crescita sostenibile e occupazione".
Le parole di Draghi hanno avuto effetto positivo sui mercati finanziari. Piazza Affari, dopo una partenza in sordina, ha aumentato i guadagni in linea con le altre Borse europee. Le dichiarazioni del numero uno della Banca Centrale Europea hanno spinto al ribasso l'euro che è ormai arrivato a sfiorare la soglia di 1,27 sul dollaro, sui minimi da quasi due anni.