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Cattolici ed anglicani si contendono le spoglie di Riccardo III

I resti del protagonista del dramma di William Shakespeare saranno sepolti a fine marzo dopo cinquecento anni, ma è scontro sulla celebrazione del funerale.
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Il re Riccardo III
Il re Riccardo III

Protestanti e cattolici inglesi si contendono i resti mortali del re Riccardo III, il sovrano reso immortale da una celebre tragedia di William Shakespeare che porta proprio il suo nome. Alcuni mesi fa, alcune ossa umane, successivamente identificate come appartenenti al sovrano, sono state trovate nel corso dello scavo per costruire un megaparcheggio nella zona di Bosworth in cui, nel 1485 si combattè la sanguinosa battaglia in cui il re perse la vita. Deciso che il sovrano ha diritto a dei funerali, è cominciata la discussione tra anglicani e cattolici. Già, perché quando Riccardo III è morto non c’era la divisione tra le due confessioni: nel 1485 in Inghilterra c’erano cristiani, punto e basta.

Lo scisma anglicano avvenne solo nel 1532, quando il re Enrico VIII, non avendo avuto la dispensa papale per divorziare dalla moglie e sposare, quindi, Anna Bolena, decise di cancellare l’obbligo di obbedienza al pontefice per il clero inglese, mettendosi a capo di una “chiesa di Stato”. Anzi, c’è chi pensa che se Riccardo III non fosse morto a Bosworth, Enrico IV non sarebbe mai arrivato sul trono ed oggi l’Inghilterra sarebbe cattolica. “Ci sono numerose prove – ha spiegato al giornale britannico Catholic Herald lo strorico John Ashdown-Hill – che Riccardo III aveva una forte fede personale. Se non fosse morto, forse la chies anglicana non sarebbe mai esistita.”

Tremila cattolici hanno già firmato una petizione per chiedere che Riccardo III abbia un funerale cattolico, in quanto il re era fedele al Papa, dunque era anch’egli da considerarsi cattolico come loro D’altro canto, gli anglicani hanno già organizzato un funerale che terminerà con la tumulazione dei resti del sovrano nella cattedrale di Leicester il prossimo 26 marzo 2015. La Chiesa cattolica inglese ha deciso di spegnere le polemiche chiarendo, in un comunicato ufficiale, che “nella tradizione cattolica non è previsto che le preghiere per il defunto debbano essere per forza recitate durante il funerale, neppure se si tratta di un monarca. Gli accordi già presi hanno il pieno supporto della Chiesa cattolica.” Il primate cattolico di Inghilterra e Galles, il cardinale Vincent Nichols celebrerà una messa in suffragio di Riccardo III il giorno dopo i funerali, in una chiesa cattolica vicino la cattedrale anglicana di Leicester. In ogni caso, al rito funebre parteciperanno anche sacerdoti cattolici.

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