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Derivati, condannati i vertici di Mps Mussari, Baldassarri e Vigni

Condannati a 3 anni e 6 mesi Giuseppe Mussari, Gianluca Baldassarri e Antonio Vigni.
A cura di D. F.
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Il Tribunale di Siena ha condannato a tre anni e sei mesi Giuseppe Mussari, Gianluca Baldassarri e Antonio Vigni, che sono anche stati interdetti dai pubblici uffici per 5 anni. I tre ex dirigenti di Mps erano accusati di ostacolo alle funzioni dell’autorità di vigilanza, ovvero la Banca d’Italia, in merito all’occultamento del contratto stipulato da Mps (il "mandate agreement") con la società finanziaria nipponica Nomura per la ristrutturazione del derivato "Alexandria".

Per Monte dei Paschi di Siena tuttavia si tratta di giornate complesse anche per altre ragioni: il titolo ha perso il 10% a Piazza Affari mentre i verici di Intesa San Paolo hanno rifiutato di dare il loro aiuto: "Lo escludo in modo assoluto, noi diremmo di no", ha affermato Luca Remmert, presidente della Compagnia di San Paolo e primo azionista della banca, che ha ribadito il concetto dopo alcune indiscrezioni trapelate sui media. "Non siamo interessati ad acquisire altre banche in ambito domestico", ha detto Giovanni Bazoli, presidente del Consiglio di Vigilanza dell'istituto.

In questo quadro i sindacati – dopo quello già richiesto all’amministratore delegato – chiedono un incontro urgente "anche al presidente della Banca Alessandro Profumo". In una breve nota le sigle sindacali spiegano la richiesta collegandola "al rapido sviluppo della situazione della Banca e alle dichiarazioni rilasciate a mezzo stampa dai vertici dell’Istituto".

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