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Cuperlo: “Se il filo nel Pd si spezza, la colpa di una sconfitta storica ricadrà su Renzi”

“Sentivo e sento il dovere di provare – almeno provare – a non spezzare il filo che fa stare assieme una comunità, nonostante le differenze che sono profonde”, ha dichiarato. “A me oggi importa sapere cosa ancora si può fare per evitare che quel filo si spezzi definitivamente. Se questo accadesse la colpa di una sconfitta storica ricadrebbe per primo su di lui”.
A cura di C. T.
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Foto Roberto Monaldo / LaPresse 05-11-2015 Roma (Italia) Politica Minoranza PD presenta emendamenti a Legge Stabilità Nella foto Gianni Cuperlo Photo Roberto Monaldo / LaPresse 05-11-2015 Rome (Italy) Minority of the Democratic Party presents the amendments to Stability Law In the photo Gianni Cuperlo

"Due giorni fa ho sottoscritto il documento che rivede i pilastri della legge elettorale. L'ho fatto nel tentativo di ridurre la distanza almeno sulle regole della rappresentanza e anche perché quel testo contiene parte delle richieste avanzate da molti di noi negli ultimi mesi". A parlare è Gianni Cuperlo, uno dei maggiori esponenti della minoranza Pd, che l'altro ieri ha approvato le proposte di modifica della legge elettorale e dichiarato che voterà ‘Sì' al referendum costituzionale. "Per parte mia non è una formalità – ha aggiunto – ma un impegno a cui ora sono chiamati a dar corso i vertici del Pd e dei gruppi parlamentari. Sentivo e sento il dovere di provare – almeno provare – a non spezzare il filo che fa stare assieme una comunità, nonostante le differenze che sono profonde. ‘Vedo però che questa fatica si colloca all'opposto di chi urla ‘fuori fuori' verso un pezzo del nostro popolo".

Cuperlo ha affermato di considerare "quella reazione, di tanti o pochi che sia, qualcosa di intollerabile. Il segretario avrebbe dovuto spiegare – lì, subito, da quella tribuna – perché una simile intolleranza una comunità politica la può distruggere. Non lo ha fatto forse perché non lo sa fare, e questo resta tra i limiti più grandi della sua stagione politica fondata spesso sulla logica della rottura. A me oggi importa sapere cosa ancora si può fare per evitare che quel filo si spezzi definitivamente. Se questo accadesse la colpa di una sconfitta storica ricadrebbe per primo su di lui".

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