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Coca-Cola elimina gli additivi Bvo da tutte le sue bevande

A convincere il colosso delle bevande è stata una studentessa americana 17enne che ha lanciato una petizione online.
A cura di A. P.
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Dopo le proteste scatenate da numerosi consumatori, la Coca Cola ha deciso di fare un passo indietro e ha annunciato che entro la fine dell’anno modificherà diverse bibite, tra cui Fanta e Powerade, eliminando un ingrediente molto contestato. Stiamo parlando dei cosiddetti Bvo, gli oli vegetali bromurati, che in alcuni Paesi tra cui l'Unione Europea e il Giappone sono considerati dannosi per la salute e per questo vietati, ma ancora utilizzati in altre Nazioni tra cui gli Stati Uniti. Dopo una campagna lanciata online da una studentessa 17enne, Coca Cola però ha ceduto decidendo di eliminare il prodotto dalle sue bevande in tutto il mondo anche se ha tenuto a precisare: "Tutte le nostre bevande, comprese quelle con Bvo, sono sicure e sono sempre state conformi a tutte le normative dei paesi in cui sono state commercializzate".

A convincere  il colosso di Atlanta è stata una studentessa diciassettenne del Mississippi, Sarah Kavanagh, che ha lanciato una petizione sulla piattaforma Change.org per chiedere la rimozione dell’additivo. La decisione odierna di Coca Cola comunque segue quella della rivale Pepsi, che aveva già rimosso la stessa sostanza dalla Gatorade lo scorso anno sempre dopo polemiche e campagne online dei consumatori. Al posto dei Bvo le aziende produttrici di bevande hanno già trovato altre soluzioni: il saccarosio acetato isobutirrico, utilizzato in alcune bibite da più di 14 anni, e estere di glicerolo delle resina, usato di solito nei chewing gum.

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