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Ciclismo: Malori in terapia intensiva dopo una brutta caduta al San Luis

Il corridore della Movistar ha picchiato violentemente la testa, durante la gara a tappe che si sta svolgendo in Argentina. Il parmense è fuori pericolo ma rimane in ospedale in coma farmacologico. A provocare la caduta, che ha coinvolto anche altri ciclisti, una crepa nell’asfalto a pochi chilometri dall’arrivo.
A cura di Alberto Pucci
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Tutto sembrava andare per il meglio per Adriano Malori. In testa al gruppo e lanciato a tutta velocità verso il traguardo della quarta tappa del "Tour de San Luis", il corridore parmense è però crollato al suolo a causa di una crepa nell'asfalto (forse una grata di un tombino), nella quale si è andata ad infilare la sua ruota anteriore. La tappa da Renca a Juana Koslay di quasi 170 chilometri, si è dunque conclusa nel peggiore dei modi per il ventisettenne della Movistar: medaglia d'argento nella prova a cronometro Elite ai Mondiali di Richmond e professionista da più di cinque anni. La rovinosa caduta del parmense ha, inoltre, coinvolto, il resto del gruppo che era a ruota dell'italiano: da Nairo Quintana a Dani Moren, passando da due compagni di Nibali (Michele Scarponi, Valerio Agnoli) ed il vincitore della prima tappa Fernando Gaviria, rimasto a terra dopo la caduta con la frattura del radio sinistro.

Terapia intensiva per Malori – I danni più gravi li ha, però, subiti proprio il ciclista italiano che ha riportato la frattura della clavicola destra, diversi traumi sul corpo e un forte trauma cranico e facciale. Dopo aver perso conoscenza, il 27enne della Movistar si è ripreso ed è stato accompagnato in ospedale dove è stato ricoverato d'urgenza e messo in coma farmacologico. In attesa del prossimo responso dei medici, che lo hanno dichiarato non in pericolo di vita,  Malori rimarrà sotto osservazione per le prossime 48 ore nella clinica vicino a Juana Koslay. Dopo la mega caduta, che ha coinvolto ben 40 atleti, il podio è stato tutto argentino con il corridore Germán Nicolas Tivani che ha preceduto Daniel Díaz e Emiliano Ibarra. Particolarmente sfortunato il team Quick Step che, nella rovinosa caduta finale, ha perso quattro dei suoi sei ciclisti in gara: "Hanno tutti bisogno di cure mediche urgenti", si è affrettato a comunicare l'ufficio stampa del team.

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