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Che cos’è l’eraser challenge, l’ultima folle moda “made in USA”

Numerosi giovani americani hanno cominciato a cancellarsi la pelle con la gomma e postare le immagini delle ferite sui social network: una follia che rischia di attrarre – chissà perché – anche i ragazzi europei.
A cura di D. F.
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Una nuova folle "moda" giovanile arriva dagli Stati Uniti: si chiama "eraser challenge"  – letteralmente "sfida della cancellazione" – e sta pian piano diventando una tendenza assai preoccupante anche per i ragazzi europei, che come è noto spesso sono soliti emulare le "gesta" dei coetanei americani. Di cosa si tratta? L'eraser challenge è una sfida autolesionistica con regole molto semplici: bisogna strofinare la pelle con una gomma per cancellare, di quelle comunemente utilizzate a scuola, fino a provocarsi ustioni e ferite, ovviamente da fotografare e pubblicare sulle pagine social usando l’hashtag #eraserchallenge. Lo scopo? Dimostrare chi ha la maggiore resistenza al dolore: i partecipanti a questa stupidissima pratica, infatti, nello sfregarsi la pelle e crearsi profonde ferite sono soliti ripetere in continuazione delle frasi, come in un rito particolarmente insensato e stupido.

La prima denuncia è arrivata dalla East Iredell Middle School, scuola media della Carolina del nord, che ha pubblicato sulla propria pagina facebook alcune immagini veramente incredibili, mostrando le braccia abrase di giovanissimi studenti. La diffusione di quelle foto ha permesso a molti genitori di scoprire che anche i figli si procuravano bruciature sulle braccia, e che la stessa cosa veniva fatta da molti loro amici. Ma cosa può causare questa sfida? I medici hanno messo in guardia da possibili infezioni della pelle, che richiedono cure fastidiose, quantomeno con l’assunzione di antibiotici. Ma il boom dell’eraser challenge tira in ballo anche l’aspetto psicologico, per provare a risalire alle motivazioni di questo comportamento autolesionistico. “Chi si sottopone a questa tortura denota soprattutto una forte depressione, mal di vita esistenziale”. Come dargli torto?

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