Caso Maugeri: i pm chiedono il processo per Formigoni
La procura di Milano ha chiesto il rinvio a giudizio per Roberto Formigoni, attuale presidente della commissione Agricoltura del Senato ed ex governatore della Lombardia, nell’ambito dell’inchiesta sulla Fondazione Maugeri. Insieme all’ex governatore, che è accusato di associazione per delinquere e corruzione, ci sono altre 11 persone. La richiesta di processo riguarda l’ex segretario generale della Regione Lombardia Nicola Maria Sanese, l’ex direttore generale dell’assessorato alla sanità del Pirellone Carlo Lucchina, l’ex dirigente regionale Alessandra Massei: questi ultimi, come Formigoni, sono accusati di associazione per delinquere e corruzione. Chiesto il rinvio a giudizio anche per Pierangelo Daccò, il faccendiere già condannato per il caso del San Raffaele, per l’ex assessore regionale Antonio Simone, per sua moglie Carla Vites e per Alberto Perego, storico collaboratore e amico dell’ex governatore lombardo.
Secondo l'accusa la Fondazione Maugeri avrebbe ottenuto negli anni presunti rimborsi indebiti per prestazioni sanitarie, per circa 200 milioni di euro, attraverso delibere della giunta regionale. Parte di quei soldi sarebbero stati distratti dalle casse della Maugeri tramite Daccò e Simone. In cambio delle delibere, sempre secondo l'accusa, Formigoni sarebbe stato ripagato con benefit di lusso per un valore di oltre 8 milioni di euro, viaggi, ville e lussuosi yacht. Le accuse a Formigoni riguardano anche presunti rimborsi illeciti ottenuti dal San Raffaele. Le posizioni di Umberto Maugeri, ex presidente della fondazione, di Costantino Passerino, ex direttore amministrativo, dei consulenti Gianfranco Mozzali e Claudio Massimo e dell'intermediario Sandro Fenyo sono state stralciate perché gli indagati hanno presentato istanze di patteggiamento in corso di valutazione da parte dei pm.
