13 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Carceri sovraffollate, l’Italia ha un anno per risolvere l’emergenza

Strasburgo ha rigettato il ricorso dell’Italia e ha confermato che il Paese dovrà entro un anno trovare una soluzione al sovraffollamento carcerario nonché risarcire i detenuti che ne sono stati vittime.
A cura di Susanna Picone
13 CONDIVISIONI
Strasburgo ha rigettato il ricorso dell’Italia e ha confermato che il Paese dovrà entro un anno trovare una soluzione al sovraffollamento carcerario nonché risarcire i detenuti che ne sono stati vittime.

La Corte europea dei diritti dell’uomo ha rigettato il ricorso dell’Italia e ha confermato che va trovata in un anno una soluzione al problema del sovraffollamento. In base alla sentenza emessa lo scorso 8 gennaio dai giudici di Strasburgo – che oggi diventa definitiva – l’Italia dovrà dunque risolvere il problema e dovrà introdurre una procedura per risarcire i detenuti che hanno subito delle conseguenze nelle carceri. La decisione è stata resa nota da fonti vicine alla Corte di Strasburgo. Il procedimento giudiziario nasce dalla denuncia di sette detenuti delle carceri di Busto Arsizio e di Piacenza.

Detenuti costretti in celle troppo piccole – Secondo la Corte europea, l’Italia avrebbe violato i diritti dei detenuti tenendoli in celle dove hanno a disposizione meno di tre metri quadrati, esponendoli così a un trattamento inumano. La magistratura di Strasburgo chiedeva dunque all’Italia di pagare ai sette detenuti un ammontare totale di 100mila euro per danni morali. Il ricorso presentato chiedeva che il caso fosse riesaminato davanti alla Grande Camera Torreggiani. Recentemente, sul problema delle carceri italiane, è intervenuta anche il Ministro della Giustizia Annamaria Cancellieri: a suo dire “le nostre carceri non sono degne di un paese civile”.

13 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views