6 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Bullismo: vittima un adolescente su 5, la campagna di Telefono Azzurro

In occasione della Campagna “Fiori d’Azzurro” che porterà i volontari di Telefono Azzurro in oltre duemila piazze italiane, diffusi i dati sul fenomeno che coinvolge moltissimi ragazzi soprattutto a scuola.
A cura di Antonio Palma
6 CONDIVISIONI
Immagine

Nonostante i maggiori controlli e le campagne di sensibilizzazione nelle scuole e nei luoghi di ritrovo dei più giovani, ancora oggi in Italia un adolescente su cinque è vittima fisicamente di bullismo, quasi l’80% dei casi proprio nelle aule scolastiche, mentre 1 su 10 lo subisce online e sui Social Network. Ce lo ricorda Telefono Azzurro pubblicando i recenti dati sul fenomeno raccolti in una indagine realizzata dalla stessa onlus in collaborazione con DoxaKids in occasione della Campagna "Fiori d'Azzurro", nata con l'obiettivo di informare sul tema del bullismo. L'appuntamento è per il prossimo fine settimana, sabato 16 e domenica 17 aprile, quando più di 2300 piazze italiane saranno colorate dai fiori che le volontarie e i volontari di SOS Il Telefono Azzurro Onlus consegneranno a chiunque sosterrà l'iniziativa.

La campagna serve a sensibilizzare l'opinione pubblica sul tema e a dare consigli pratici su un fenomeno che può avere conseguenze anche drammatiche sulle piccole vittime che spesso non denunciano per paura o vergogna . Come ha tenuto a sottolineare il Professor Ernesto Caffo, Neuropsichiatra infantile e Presidente di SOS Il Telefono Azzurro Onlus, "il bullismo è un fenomeno che può avere conseguenze drammatiche dal punto di vista psicologico e relazionale e che può spingere alcune vittime a gesti estremi".

"Per questo motivo è fondamentale rompere il silenzio e aiutare chi è vittima di bullismo a superare la vergogna e a capire che solo parlando potrà interrompere la spirale di violenza in cui è coinvolta" ha ricordato Caffo, aggiungendo che "per combattere il bullismo la migliore strategia è coinvolgere gli studenti, bulli inclusi, visto che possono nascondere aspetti di vulnerabilità". "Va coinvolto il gruppo classe, gli insegnanti, i genitori, la comunità intera affinché tutti possano accorgersi di quanto accade e rispondere in maniera adeguata e tempestiva. Solo così le scuole e gli altri contesti aggregativi potranno tornare ad essere percepiti dai ragazzi come luoghi sicuri" ha concluso il Professor Caffo.

6 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views