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Berlusconi va al Quirinale: “Ha chiesto tutele in cambio delle riforme”

L’ex Presidente del Consiglio avrebbe chiesto la possibilità di condurre la campagna elettorale per le europee.
A cura di D. F.
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Erano le 18 di ieri quando Silvio Berlusconi è salito al Quirinale per incontrare il Presidente della Repubblica. L'ex premier, in attesa che il Tribunale di Sorveglianza si pronunci sulle modalità di esecuzione della condanna, ha cercato un confronto con Napolitano allo scopo di tentare di ottenere delle tutele: "Vorrei essere messo nelle condizioni di mantenere la mia agibilità politica – avrebbe detto Berlusconi – vorrei poter fare la campagna elettorale per le Europee". Il Colle, tuttavia, avrebbe risposto "picche" con fermezza, senza cedere alla richieste del Cavaliere ma comunque riconoscendogli ancora un ruolo di leadership politica.

Il colloquio tra Napolitano e Berlusconi è stato reso noto intorno alle 20 e 20 di ieri, quando l'agenzia Agi ha battuto la notizia. Dopo una manciata di minuti è arrivata la conferma da una nota ufficiale del Quirinale, che ha rivelato che Napolitano "ha ricevuto questa sera il presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi, che aveva chiesto di potergli illustrare le posizioni del suo partito nell'attuale momento politico". In realtà lo scopo dell'ex presidente del Consiglio era quello di distendere i toni con il Capo dello Stato e tentare una "mission impossible", quella di riconquistare agibilità malgrado la condanna definitiva per frode fiscale.

Secondo quanto riportato da fonti di Forza Italia, Berlusconi avrebbe avanzato tre richieste. La prima quella di essere ricevuto da Napolitano, come in effetti è accaduto. Ciò dimostrerebbe che la sua leadership è ancora riconosciuta. La seconda è che vengano scongiurati gli arresti domiciliari e venga affidato ai servizi sociali, magari dopo le elezioni europee del 25 maggio, per consentirgli di condurre la campagna elettorale. Il Quirinale, tuttavia, ha risposto che non ha nessuna intenzione di interferire con il lavoro della magistratura. La terza questione discussa con è quella delle riforme: Napolitano avrebbe chiesto a Berlusconi un impegno ad accelerare i tempi per la nuova legge elettorale, Senato e Titolo V. Il Cavaliere si sarebbe detto disponibile, anche se l'ombra del 10 aprile si allunga e potrebbe provocare rallentamenti.

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