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Berlusconi: “Brogli elettorali a politiche, non siamo più in una democrazia”

Intervenendo telefonicamente a un convegno, Silvio Berlusconi non ha risparmiato nessuno. Il leader di Forza Italia ha parlato della giustizia, dello strappo nel centrodestra, del suo partito e di altro ancora.
A cura di Susanna Picone
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“La maggioranza uscita dalle ultime elezioni politiche è prevalsa su di noi solo per lo 0,32%, cioè 130mila voti che siamo sicuri che non corrispondevano al risultato vero dell'elezione”, e ancora: “Abbiamo l'esigenza di presidiare concretamente le operazioni di voto e di scrutinio in tutta Italia dove ci sono stati tolti troppi voti con i brogli”. A pronunciare queste parole, parlando di elezioni e di brogli, è stato il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi, che intervenendo telefonicamente a un convegno organizzato a Saint Vincent da Gianfranco Rotondi, non ha risparmiato nessuno. Berlusconi ha toccato diversi temi, dalla maggioranza, allo strappo con Alfano, del suo partito alla politica estera. “Siamo tutti consapevoli che in questo momento non siamo più in una democrazia. Siamo governati da un Parlamento dichiarato illegittimo dalla Corte costituzionale e da un governo non eletto dal popolo”, ha spiegato l’ex premier. “Il governo è tenuto in piedi da 32 senatori che erano stati eletti dai nostri elettori, che avevano dato a loro come a noi il mandato di tenere a bada e contrastare la sinistra”, così ancora in riferimento ai parlamentari del Nuovo Centrodestra. In ogni caso, secondo Berlusconi “superare la scissione dei parlamentari che sono stati eletti nelle nostre fila” è una delle priorità del partito.

“Forza Italia non sa vendere il marchio Berlusconi”

“Siamo in campo per la riscossa – così ancora parlando del suo partito – per costruire una nuova Forza Italia e un nuovo centrodestra vincente”. Per quello che sta succedendo in Italia – ha detto Berlusconi – “è assolutamente indispensabile una inversione di marcia e Forza Italia ha iniziato a fare questa inversione. Dobbiamo superare questo fatto del leader di Fi messo fuori giuoco, dobbiamo superare la scissione dei nostri parlamentari che hanno deciso di tradire il mandato degli elettorali”. L’ex Cavaliere ha anche strigliato i suoi per non aver saputo valorizzare “il marchio che avevano in casa”. “Dovremo piantare – ha continuato Berlusconi facendo riferimento a una nuova strategia di Forza Italia – una propria bandiera in ogni Comune italiano, anche in quelli con meno di 5 mila abitanti dove mai era stata presentata una lista. La mia follia è di riuscire a far sì che si occupino della cosa pubblica quei milioni di persone che non hanno votato alle Europee, sono circa 24 milioni, e che vivono la politica con fastidio, disgusto e indifferenza”.

L’attacco alla giustizia: “Soffro per le restrizioni”

Da parte di Silvio Berlusconi è anche arrivato un attacco alla giustizia: “Ho avuto un trattamento che mai nessuno ha subito in una democrazia: in vent'anni – ha detto Berlusconi – mi hanno fatto di tutto, hanno attentato alla mia serenità, al mio tempo, alla mia famiglia, alle mie aziende, al mio patrimonio, ai miei diritti politici perché io non posso votare e non posso essere votato e infine anche alla mia libertà”. Il leader di Forza Italia ha anche aggiunto di soffrire molto delle restrizioni imposte. Spazio anche a un commento sulla crisi ucraina: “È stata denunciata una violazione della sovranità nazionale invece c'è stata solo una spedizione per scopi umanitari, il popolo russo non poteva lasciare indifeso quel 50% e passa dell'Ucraina costituito da russi”.

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