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Belgio, anche il basket sotto shock: muore a 20 anni giovane promessa danese

Si chiamava Rasmus Larsen ed era uno dei giovani più interessanti del mondo del basket. A fargli perdere la partita più importante, sarebbe stato un infarto. Una tragedia per lo sport belga, già colpito dalla notizia dei due calciatori scomparsi nei giorni scorsi.
A cura di Alberto Pucci
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Il destino, a tutte le latitudini, pare avere in questo momento un conto in sospeso con gli sportivi. Dopo la tragedia in casa Rio Ferdinand, con la moglie del calciatore inglese deceduta pochi giorni fa per un cancro, e la scomparsa dell'ex tecnico della Nuorese Vincenzo Cosco, anch'egli per un male incurabile, le brutte notizie sono arrivate anche in Belgio dove, nel giro di pochi giorni, il mondo dello sport è stato colpito da tre strazianti lutti. Prima quello del difensore Gregory Mertens, in coma per tre giorni e poi morto dopo il malore accusato durante un'amichevole di calcio, poi quello del "collega" 23enne Tim Nicot, spirato in ospedale dopo un arresto cardiaco, infine l'infarto che nelle ultime ore ha colpito una giovane promessa del basket danese: Rasmus Larsen. Il ragazzo, che in passato aveva anche attirato le attenzioni degli scout della NBA, aveva appena vent'anni ed è stato trovato senza vita nella sua abitazione.

La ricostruzione dei fatti – Sotto contratto con una delle squadre più blasonate del basket belga, lo Spirou Charleroi, Larsen è deceduto a causa di un infarto. Secondo le prime ricostruzioni, il ragazzo sarebbe stato trovato dai compagni che, non vedendolo arrivare al palazzetto per la partita contro l'Ostenta, sarebbero andati a casa sua insospettiti da tale mancanza. Arrivati nella sua abitazione, i compagni hanno trovato Larsen esanime a terra e dato l'allarme chiamando i medici che, arrivati sul posto, non hanno potuto fare altro che confermare il decesso dell'atleta a causa di un probabile attacco cardiaco. Rasmus Larsen avrebbe avuto una luminosa carriera davanti a sé. Dopo la positiva esperienza in Spagna con il Marnesa, dove riuscì a battere il record di punti in una singola gara per un giocatore con meno di 19 anni, il danese si era trasferito in Belgio in attesa della chiamata del basket americano. Su di lui, infatti, era intenzionato a puntare tutto Mike Krzyzewski, "coach" del quintetto dei Duke Blue Devils: squadra universitaria americana, fresca vincitrice del suo quinto titolo nel campionato NCAA.

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