Bce, l’ottimismo di Draghi: “La crescita sta tornando, avanti unione monetaria”
“L'Europa sta tornando alla crescita” e “i progressi compiuti negli ultimi tre anni sono reali, la strada è chiaramente indicata e non si tornerà indietro fino a quando l'integrazione monetaria non sarà completata”. Sono parole di grande ottimismo quelle pronunciate ieri da parte del Presidente della Bce Mario Draghi a New York, in occasione del conferimento del Global Citizen Award dell'Atlantic Council. "Quando l'integrità dell'euro è minacciata – ha aggiunto – lo è anche la crescita globale".
Draghi dal palco, dove è stato preceduto fra gli altri dall'ex segretario di Stato americano Henry Kissinger e da Christine Lagarde che lo ha presentato come uno dei "leader più influenti al mondo", ha parlato del progetto europeo, "l'esperimento più avanzato nel gestire temi che vanno al di là dei propri confini tramite accordi internazionali e sovranazionali”. Un progetto e un esperimento che ha "funzionato", che finora “ha avuto successo, al quale non c'è alternativa”. La "sovranità va condivisa" afferma Draghi, sottolineando che "può sembrare a volte che noi in Europa non siamo in grado di superare le sfide, ma lo siamo. Ogni volta abbiamo la meglio. E questo perché quando lavoriamo come un'unione possiamo affrontare problemi che ci schiaccerebbero se ogni Paese cercasse di affrontarli da solo".
“Alcuni ritengono che le nostre società non siano abbastanza omogenee per operare come un'unione. Ma altri ritengono che un'ulteriore integrazione è necessaria per ottenere tutte le economie di scala che la nostra unione implica. Io sono fermamente con coloro che ritengono che possiamo proteggere meglio gli interessi dei nostri cittadini rendendo la nostra Unione ‘più perfetta’, per citare una frase della vostra tradizione" sottolinea Draghi, precisando che "i progressi raggiunti negli ultimi tre anni per stabilizzare e rafforzare l'area euro sono reali. Non ci fermeremo fino a quando la nostra unione monetaria non sarà completa. E' nel nostro interesse e nell'interesse di tutti".