“I farmaci? Li produciamo per chi se li può permettere”: dichiarazione choc del manager di Bayer
"Noi non sviluppiamo questo farmaco per il mercato indiano, ma per i pazienti occidentali che possono permetterselo". Una frase cinica? Di più, perché a pronunciarla è uno di quelli che tiene la plancia di comando della produzione, ricerca e sviluppo della farmacologia mondiale, il CEO della tedesca Bayer Farmaceutici, Marijn Dekkers. La frase è estrapolata da un forum per l'industria farmaceutica tenuto lo scorso 3 dicembre a Londra e poi raccolta dal settimanale Bloomberg Business Week. Da lì l'esternazione ha fatto il giro del mondo: ora ne parla, ad esempio, lo spagnolo El Mundo. La questione è quella delle nuove regole che l'India sta applicando sulla proprietà dei brevetti farmaceutici con l'obiettivo di produrre medicine generiche più economiche e quindi più accessibili alla popolazione per la cura del cancro, dell'Aids e del diabete. La Bayer ha deciso di denunciare il caso (definito «una rapina») e ora il tutto è nelle mani della Corte di Bombay.
Le parole di Dekkers hanno causato l'indignazione di molti. Intervistata proprio da El Mundo, Manica Balasegaram, direttore della Campagna per l'Accesso ai Farmaci (Came) di Medici Senza Frontiere sostiene che "la franchezza di Dekkers riassume riassume le vere intenzioni dell'industria farmaceutica multinazionale . "Bayer – spiega – ammettere chiaramente che i farmaci che si sviluppano sono da diffondere solo fra i pazienti più ricchi. Questo spiega il modo perverso in cui sono stati sviluppati i farmaci. Le aziende farmaceutiche sono chiaramente focalizzate sui guadagni". L'amministratore delegato di Bayer è stato costretto a chiarire le sue osservazioni in una lettera aperta al giornale economico Forbes : "Mi rammarico, è una risposta rapida fornita nel contesto di una discussione ed è contraria a ciò che voglio e a quello che facciamo a Bayer", ha affermato.
