12 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Alberghi contro Booking ed Expedia: “Non possiamo abbassare i prezzi”

Federalberghi fa ricorso all’Antitrust contro le OLTAs (on line travel agencies) chiedendo l’annullamento delle “clausole vessatorie” che i portali di prenotazione impongono agli hotel: “Non possiamo pubblicizzare prezzi inferiori, pena la sparizione dai portali”.
A cura di S. P.
12 CONDIVISIONI
Immagine

Federalberghi ha deciso di ricorrere all’Antitrust (Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato) contro le OLTAs (On Line Travel Agencies). Oggetto del ricorso è l’annullamento delle clausole vessatorie che i grandi portali di prenotazione – parliamo di siti come Booking.com ed Expedia.com – impongono agli alberghi, distorcendo – come spiega l’associazione – le regole del libero mercato e assoggettando le imprese ad un regime di commissioni sempre più gravoso. Si parla di clausole che determinano barriere alla concorrenza che impediscono l’ingresso nel mercato di nuovi operatori dell’intermediazione a svantaggio dei consumatori finali. Come ricostruisce un articolo del Corriere della Sera, Alessandro Nucara – direttore generale di Federalberghi – fa ricorso a una metafora per far capire qual è il problema: “È come se tra l’albergatore e il cliente si frapponga sempre il portiere e imponga ad entrambi il prezzo che vuole lui senza che le due parti possano svincolarsi”. Booking ed Expedia – i due maggiori portali di ricerca di alberghi esistenti – sarebbero troppo “ingombranti”.

La clausola che vieta agli alberghi di pubblicizzare prezzi inferiori a quelli esposti sui portali – A causa della loro indicizzazione su Google sarebbero capaci di porre un limite alla concorrenza usando una serie di vincoli inseriti all’interno del contratto di accordo che ogni struttura ricettiva firma per comparire tra le segnalazioni di queste agenzie. Per comparire su questi Olta gli alberghi stipulano infatti un contratto che vincola loro a riconoscere ovviamente una commissione ma soprattutto impedisce agli albergatori di praticare prezzi più bassi di quelli comunicati ai portali, pena l’estinzione del contratto e la sparizione da Google (è la clausola di parity rate). “È come se avessimo perso anche il diritto al nostro nome – spiega Nucara – perché le agenzie online hanno una tale forza di indicizzazione che impedisce a noi di replicarla sui siti degli alberghi”.

12 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views