1 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

“Aggredita davanti alla scuola da altri genitori, dicono falsa invalida perché sono nera”

La denuncia di una mamma di origine congolese ma con cittadinanza italiana che vive a Reggio Emilia: “Aggredita per un posteggio auto per disabili”.
A cura di Antonio Palma
1 CONDIVISIONI
Immagine

Aggredita verbalmente di fronte alla scuola del figlio a Reggio Emilia da altri genitori che l'accusano di essere una falsa invalida. È la denuncia di una signora di 39 anni originaria del Congo ma ormai da anni in Italia dove sono nati anche i suoi figli, Huila Zola Sini. Come ha raccontato il marito della donna al Resto del Carlino, la 39enne "è stata vittima di un incidente stradale qualche anno fa, da allora ha subito 13 interventi ed è invalida certificata all’80%". Da allora la donna possiede un permesso per disabili sull'autovettura che usa per accompagnare i figli a scuola. Proprio una di queste mattine però un gruppo di genitori sotto gli occhi del suo piccolo di 9 anni l'ha aggredita verbalmente additandola come "falsa invalida" perché occupava il posto per disabili davanti alla scuola elementare. "Mia moglie è invalida e ha un permesso auto, ma da anni ci sono persone che vengono a chiederle di non mettere lì il veicolo" ha raccontato il marito, il pastore evangelico Jean Tshibuabua Kakoyi, raccontando però che nei giorni scorsi si è raggiunto il culmine perché "è stata aggredita da un gruppo di genitori che sostenevano non potesse parcheggiare la macchina nel posto disabili, perché c’era la madre di una scolara portatrice di handicap che ne aveva bisogno".

Denuncia ai carabinieri

"Voi altri andate a fare queste cose nel vostro Paese. Da noi questi posti sono solo per chi ha un vero handicap. Non come lei. Ci faccia vedere che problema ha.." le avrebbe gridato qualcuno dei genitori secondo il racconto della stessa donna che alla fine ha chiamato i carabinieri denunciando l'accaduto. "La cosa più brutta è che tutto ciò è accaduto davanti ai bambini, a nostro figlio, che è stato coinvolto dall’inizio alla fine. Mia moglie ha avuto molta paura, l’hanno messa in crisi ed è finita all’ospedale. Ha avuto una crisi forte di stress, di ansia, tremava, non ce la faceva più a stare in piedi" ha raccontato il marito della donna, aggiungendo: "Ancora non abbiamo capito quale sia il problema e nessuno ci ha chiamato per chiarire, per spiegare che magari si è trattato di un equivoco". "Siamo originari del Congo, ma reggiani e italiani a tutti gli effetti: i nostri figli sono nati qui, abbiamo la cittadinanza. Questo è un film già visto, non solo sul luogo di lavoro, ma anche sulla piazza, ogni giorno: si chiama razzismo" ha concluso l'uomo.

1 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views