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Accusato dell’omicidio di una prostituta: muore in casa Carlo Orlandoni

L’uomo era accusato dell’omicidio di Adriana Mihaela Simion, uccisa a Numana nel 2013.
A cura di D. F.
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Carlo Orlandoni, imprenditore di 37 anni di Castelfidardo, in provincia di Ancona, è morto probabilmente a causa di un infarto: era accusato  dell'omicidio della squillo rumena Adriana Mihaela Simion, uccisa a coltellate in una villetta a Marcelli di Numana il 7 aprile di tre anni fa. Stando a quanto riferito dai media locali Orlandoni ieri era a pranzo a casa con i genitori quando ha riferito di sentirsi male ed è andato a stendersi sul letto. Poche ore più tardi i genitori lo hanno trovato esanime. Inutili i soccorsi della Croce Verde, i cui operatori hanno tentato invano di rianimarlo, così come inutile è risultato l'intervento dell'eliambulanza che avrebbe dovuto trasportarlo all'ospedale di Torrette. Sono arrivati anche i carabinieri, ma il decesso sembra riconducibile a cause naturali. Orlandoni, che ha sempre sostenuto di essere innocente, avrebbe dovuto affrontare il processo con rito abbreviato il 5 ottobre.

Il dna di Orlandoni era stato trovato sugli abiti della vittima, la squillo 26enne  Adriana Mihaela Simion, uccisa nella notte tra il 7 e l'8 aprile del 2013 forse per aver chiesto al suo cliente una somma di denaro troppo alta. Orlandoni ammise poche ore dopo essere stato arrestato di aver avuto una colluttazione con la prostituta e di aver gettato un piccolo coltello dopo essersene andato dalla sua casa, senza tuttavia mai confessare il delitto.

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