Whirlpool: la sede di Carinaro non chiude, missioni industriali per tutti i siti
Dopo la disperazione e le proteste dei lavoratori a seguito dell'annuncio della chiusura dell'ex stabilimento della Indesit a Carinaro, in provincia di Caserta, e gli esuberi negli alti centri produttivi,sembra esserci una svolta nella trattativa tra Whirlpool e i sindacati. L'azienda di elettrodomestici infatti durante l'incontro di oggi si è detta disponibile a presentare entro una settimana un nuovo piano industriale che prevede missioni produttive per tutti i siti, compreso Carinaro, e a cancellare ogni eventualità di esuberi strutturali. A riferirlo è stato il segretario generale della Fim Cisl, Marco Bentivogli, che ha partecipato all'incontro al Ministero dello sviluppo economico. Sempre secondo fonti sindacali lo stabilimento di Carinaro dovrebbe continuare a produrre elettrodomestici ma a marchio Whirlpool. Non solo, l'azienda avrebbe assicurato che per lo stabilimento della provincia di Caserta ci saranno ulteriori investimenti aggiuntivi ai 530 milioni già previsti e incentivi per i trasferimenti, prepensionamenti e esodo volontario.
Non dovrebbero esserci quindi procedure unilaterale di licenziamenti fino al 2018. Come spiegato dai sindacati, eventuali eccedenze di lavoratori saranno gestite con ammortizzatori sociali. "L'azienda ha comunicato che è in corso un lavoro di ricerca di un soggetto industriale per la reindustrializzazione di Teverola e ha illustrato gli incentivi per trasferimenti volontari (32mila euro per gli operai, 18mila per gli impiegati) e gli incentivi per i lavoratori immediatamente pensionabili che ammonterebbero a 5200 euro" ha chiarito Bentivoglio. Ora l'attesa si sposta al 23 giugno quando al Mise si terrà un nuovo incontro sulla vertenza Whirlpool durante il quale l'azienda dovrebbe presentare il nuovo piano industriale.