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Un genitore su tre usa male il seggiolino: come posizionarlo nel modo giusto in auto

Un’indagine di Altroconsumo e CYBEX rivela che un genitore su tre utilizza in modo scorretto il seggiolino auto per i figli e in molti casi, mentre quasi la metà non allaccia sempre le cinture di sicurezza ai figli. Simili errori, combinati a dispositivi inadeguati o montati male e allascarsa conoscenza delle norme mettono però a rischio l’incolumità dei bambini a bordo.
A cura di Niccolò De Rosa
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Seggiolino in senso contrario di marcia

I genitori italiani non sono molto attenti in fatto di sicurezza in auto e quasi uno su tre utilizza in modo scorretto il seggiolino auto del proprio figlio. È quanto emerge dall'indagine condotta da Altroconsumo e CYBEX, azienda tedesca produttrice di seggiolini e dispositivi per la tutela dei bambini in viaggio. Lo studio, presentato a Milano durante un incontro dedicato alla sicurezza dei più piccoli in auto, ha analizzato comportamenti, abitudini e conoscenze dei genitori italiani con figli tra 0 e 12 anni per capire quanto le famiglie siano consapevoli delle regole e delle buone pratiche che possono salvare la vita dei propri figli. E i risultati non sono stati particolarmente incoraggianti.

Gli errori più comuni: cinture, posizione e scelta del seggiolino

Il sondaggio ha mostrato come il 32% dei genitori abbia ammesso di non utilizzare correttamente i sistemi di sicurezza previsti per salvaguardare l'incolumità dei piccoli a bordo: Il 57% ha confessato di non allacciare sempre le cinture, il 36% usa un seggiolino non adatto all'età, al peso o all'altezza del bambino, mentre il 26% lo posiziona in modo scorretto. Gli errori sembrano poi aumentare con l'età dei figli. Se infatti quasi tutti i genitori appaiono molto attenti con i neonati, la soglia di correttezza scende al 68% tra i bambini sopra i dieci anni. In particolare, il 18% degli intervistati ha confessato di non allacciare sempre il piccolo nel seggiolino, spesso giustificandosi con la brevità del tragitto anche se, secondo l'Istat, il 73% degli incidenti avviene proprio sulle strade di città, proprio durante spostamenti di pochi chilometri.

Seggiolini auto bambini

Le abitudini scorrette si concentrano soprattutto tra i genitori residenti al Sud e nelle Isole, dove il 50% dichiara di non rispettare sempre le regole, e tra quelli con figli tra 6 e 12 anni (39%). Anche l'orientamento del seggiolino è spesso errato: quasi un genitore su cinque sotto i 35 anni tende a posizionarlo nel senso di marcia troppo presto, ignorando che fino ai 15 mesi di vita è obbligatorio installarlo in senso contrario. Una disposizione che non è un dettaglio: nei più piccoli la testa è proporzionalmente più pesante del corpo, e un urto frontale può avere conseguenze gravissime se il seggiolino non è montato nel verso giusto.

Disinformazione e abitudini sbagliate

Dall'indagine, oltre alle cattive abitudini dei guidatori italiani, è emerso anche un dato spesso sottovalutato. Nella grande maggioranza dei casi, infatti, genitori che hanno dichiarato di non conoscere le normative vigenti in termini di sicurezza erano anche quelli che utilizzavano nel modo più corretto il seggiolino con i figli. Tra i più disinformati, sono risultati invece gli uomini sotto i 44 anni con un solo figlio.

"Le norme del Codice della Strada sono chiare, ma troppo spesso ignorate – ha commentato Alberto Pirrone, direttore generale di Altroconsumo che in occasione dell'evento di presentazione dell'indagine, ha sottolineato l'importanza dell'educazione stradale nelle scuole e proposto l'istituzione di veri e propri corsi per i futuri genitori. La ricerca ha anche rivelato un ulteriore dato preoccupante: il 21% dei genitori con figli sotto i quattro anni non utilizza il sistema anti-abbandono, obbligatorio dal 2020.

Seggiolini auto per bambini

Cosa dice la legge sulla sicurezza dei bambini in auto

In Italia, la sicurezza dei bambini in auto è regolata dall'articolo 172 del Codice della Strada: tutti i minori di 12 anni o di altezza inferiore a 150 centimetri devono viaggiare su un seggiolino omologato. I più piccoli devono essere trasportati in ovetti o navicelle, mentre dai 3-4 anni in su si passa ai seggiolini con schienale e, successivamente, ai rialzi. Fino a 125 centimetri di altezza, lo schienale è obbligatorio.

Dal settembre 2024 è poi entrata in vigore la normativa europea UN ECE R129, o i-Size, che sostituisce la vecchia R44 e introduce criteri più severi: la classificazione dei seggiolini non si basa più sul peso, ma sull'altezza del bambino. I modelli si dividono ora tra i-Size fino a 100 cm (ex gruppi 0 e 1) e i-Size 100-150 cm (ex gruppi 2 e 3). La norma impone inoltre il viaggio in senso contrario di marcia fino ai 15 mesi e limita l'uso dei rialzi senza schienale ai bambini sopra il metro d'altezza. Dal 2020, infine, è obbligatorio dotarsi di un dispositivo anti-abbandono per i bambini sotto i quattro anni. Il sistema può essere integrato nel seggiolino o indipendente, ma deve attivare un allarme in caso di allontanamento del conducente.

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