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Trattare i figli come ospiti aiuta a non perdere la calma quando combinano un guaio: il trucco di una mamma

Per gestire meglio i piccoli guai dei figli, una madre ha ideato un piccolo trucco mentale per riuscire a mantenere la calma: trattare incidenti e pasticci come se fossero stati commessi da un ospite. La strategia aiuta a non andare in facili escandescenze, insegnando le buone regole di comportamento senza ricorrere alla rabbia e favorendo empatia in famiglia.
A cura di Niccolò De Rosa
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Spesso i comportamenti dei bambini mettono a dura prova i nervi dei genitori. Giocattoli rotti, bicchieri caduti o pasticci evitabili richiedono solo un po' di attenzione, eppure scatenano reazioni immediate e, non di rado, scomposte. Perdere la calma di fronte a questi piccoli guai, però, non è un metodo efficace per educare e migliorare il comportamento dei figli. Per questo una madre di tre bambini ha messo a punto una soluzione alternativa, che ha ribattezzato "guest test": reagire agli incidenti domestici dei bambini come se fossero stati causati da un ospite in casa.

Il "guest test": guardare i figli come ospiti

Tutto è nato da un episodio apparentemente banale, raccontato dalla stessa Carol in un post diventato virale su Instagram. Un mattino, la figlia di sei anni ha rovesciato dello yogurt sul divano. Anziché reagire "di pancia" alzando la voce o manifestando irritazione, Carol ha scelto di fermarsi e provare a guardare la situazione da un punto di vista diverso dal solto. È proprio in quel momento che un pensiero l'ha portata a cambiare radicalmente il suo approccio: se sporcare fosse stata un'amica di sua figlia, probabilmente non si sarebbe arrabbiata tanto, ma avrebbe rimediato cercando di non mortificare la piccola. Così, dopo aver dato un'ultimo sguardo alla macchia di yogurt sulla tappezzeria,  Carol ha provato a trattare la figlia come avrebbe fatto con un ospite: "Va bene. Puliamo insieme", ha detto. Da quel momento, piccoli incidenti domestici hanno smesso di trasformarsi in conflitti.

Secondo Carol, il "trucco" del guest test (dall'inglese guest, "ospite") funziona perché aiuta a mantenere la giusta prospettiva. Gli errori e i pasticci non sono provocazioni, ma occasioni per insegnare responsabilità con calma. Allo stesso tempo, il metodo non significa essere eccessivamente permissivi: regole, compiti e limiti rimangono chiari, e quando serve, Carol sa essere ferma, chiedendo ai figli di contribuire per rimediare al pasticcio.

Il post Instagram condiviso da Carol. Credits: Instagram/@mom.outofoffice
Il post Instagram condiviso da Carol. Credits: Instagram/@mom.outofoffice

Un'idea virale che parla a tutti

Quando ha condiviso il suo metodo sui social, migliaia di persone hanno commentato il breve video, ricordando le urla dei propri genitori davanti a un “bicchiere rovesciato” o a un errore domestico. Molti hanno trovato la prospettiva innovativa e utile, altri hanno deciso di provare subito il metodo, consapevoli di quanto certe frustrazioni possano lasciare segni duraturi. Carol ha spiegato che la sua irritazione iniziale non riguarda il disordine in sé, ma la stanchezza che accumula ogni giorno. Col tempo, Carol ha scoperto che il "Guest Test" funziona anche con adolescenti e con il marito."Ci irritiamo più facilmente con le persone che amiamo perché ci sentiamo al sicuro con loro – ha raccontato al sito Today.com – ma ho imparato che non deve essere così. Possiamo scegliere di rispondere con empatia e gentilezza".

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