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Smartwatch e IA possono prevedere i capricci dei bambini: uno studio offre nuove prospettive ai genitori

Uno studio della Mayo Clinic rivela come smartwatch e IA possano prevedere le crisi emotive dei bambini, permettendo ai genitori di intervenire in tempo e ridurne drasticamente durata e intensità.
A cura di Niccolò De Rosa
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Un semplice smartwatch può diventare uno strumento prezioso per aiutare i genitori a gestire le crisi emotive dei figli. È quanto emerge da uno studio della Mayo Clinic, che racconta come un sistema di allerta basato su wearable e intelligenza artificiale sia riuscito ad anticipare e ridurre in modo significativo i capricci nei bambini, soprattutto in presenza di disturbi emotivi e comportamentali.

Come funziona il sistema di allerta

Il meccanismo è relativamente semplice. Il bambino indossa uno smartwatch che monitora alcuni parametri fisiologici, come l'aumento della frequenza cardiaca o i cambiamenti nei movimenti e nel sonno. Questi segnali vengono inviati a un’app sullo smartphone dei genitori, dove un algoritmo di intelligenza artificiale li analizza in tempo reale. Quando i dati indicano un aumento dello stress, l'app invia un alert che invita il genitore a intervenire prima che la crisi esploda. In pratica, è come ricevere un campanello d’allarme pochi istanti prima che la situazione degeneri e fornire al genitore (o al caregiver) il tempo necessario per avvicinarsi al bambino, rassicurarlo, dare un nome alle emozioni che sta provando e provare a reindirizzare la sua attenzione.

I risultati dello studio

Lo studio pubblicato su JAMA Network Open ha coinvolto 50 bambini tra i 3 e i 7 anni, tutti impegnati in un percorso di Parent-Child Interaction Therapy presso la Mayo Clinic. Per 16 settimane, metà delle famiglie ha utilizzato il sistema con lo smartwatch, mentre l'altra metà ha proseguito con la terapia standard.

I risultati sono stati significativi. Grazie agli alert, i genitori sono riusciti a intervenire in media entro quattro secondi dai primi segnali di stress. Le crisi più gravi si sono accorciate di circa 11 minuti, quasi dimezzando la durata rispetto a quanto osservato nei bambini seguiti con la sola terapia tradizionale. Inoltre, i bambini hanno indossato lo smartwatch per circa il 75% del tempo previsto, dimostrando che la tecnologia è sostenibile anche nella vita quotidiana.

Intervenire prima cambia tutto

Secondo la psichiatra infantile Magdalena Romanowicz, che ha co-diretto lo studio, il punto di forza del sistema sta nella tempestività. "Anche piccoli interventi, se arrivano al momento giusto, possono cambiare la traiettoria di un episodio di disregolazione emotiva", ha dichiarato. Agire prima significa evitare che la crisi diventi ingestibile, con benefici non solo per il bambino, ma per l’intero equilibrio familiare.

Il progetto si inserisce in un filone di ricerca avviato negli anni precedenti dallo stesso team. Un precedente studio, condotto in ambito ospedaliero, aveva già dimostrato che l'analisi dei dati raccolti dagli smartwatch poteva prevedere con l'81% di accuratezza l’arrivo di un comportamento dirompente, con un anticipo fino a un’ora. "Abbiamo portato risultati ottenuti in reparto nella vita di tutti i giorni", ha spiegato Arjun Athreya, ingegnere e co-autore dello studio.

Un supporto concreto per le famiglie

Gli autori dello studio sottolineano che negli Stati Uniti un bambino su cinque presenta un disturbo mentale, emotivo o comportamentale. In un contesto simile, strumenti di questo tipo possono contribuire a offrire un supporto maggiore ai piccoli e alle loro famiglie. "Uno smartwatch può sembrare un oggetto banale", osserva lo psichiatra Paul Croarkin, "ma se è supportato da terapie basate sull’evidenza e da analisi avanzate, può diventare una vera ancora di salvezza".

Anche Julia Shekunov, direttrice medica dell’unità di psichiatria infantile della Mayo Clinic, ha rimarcato la necessità di  rivedere con urgenza gli approcci per la cura e l'assistenza dei piccoli: "Stiamo vedendo sempre più bambini in crisi, con quadri sempre più complessi. Questo sistema offre ai genitori strumenti immediati, anche lontano dallo studio del terapeuta".

I ricercatori stanno ora lavorando per affinare ulteriormente l’accuratezza del sistema, testarlo su campioni più ampi e valutarne l’efficacia a lungo termine. L'obiettivo è integrare sempre di più la tecnologia nella cura quotidiana, trasformando i dati raccolti da dispositivi comuni in un supporto concreto per la salute mentale dei più piccoli.

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